Solidarietà e polemiche a Marsala. Il sindaco Alberto Di Girolamo risponde a don Francesco Fiorino che, nei giorni scorsi, ha annunciato di lasciare il lavoro di coordinamento del gruppo di volontari a sostegno delle famiglie marsalesi in difficoltà a seguito della chiusura di tutte le attività economiche per il coronavirus. Una scelta, quella di Padre Fiorino, annunciata togliendosi qualche sassolino dalla scarpa.
Il sacerdote da anni impegnato nell'assistenza ai bisognosi ha parlato di “invidia e atteggiamenti perfidi di diffamazione e di ostacolo, insulti e accuse sterili tra diversi esponenti della politica locale”. Ha poi sottolineato l'inadeguatezza dei locali che sono stati riservati per lo stoccaggio dei beni di prima necessità da consegnare alle persone in difficoltà. Fiorino aveva chiesto di utilizzare il PalaSport, struttura con locali grandi da permettere le distanze di sicurezza tra gli operatori. Ma non gli è stato concesso, ed è stata una delle cause della rottura.
A questo ha risposto il sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, che ha spiegato perchè non è stato possibile concedere il PalaSport come sede per il deposito degli alimenti. “Tale struttura non avrebbe consentito la sicurezza di quanto depositato e inoltre ha il pavimento in parquet. La presenza quotidiana di tante persone e di numerosi e pesanti pacchi poggiati per terra, avrebbe inevitabilmente rovinato la pavimentazione per la quale il Comune, quindi tutti i cittadini marsalesi, hanno speso dei soldi. Vi ricordo che lo abbiamo riaperto dopo oltre 10 anni di chiusura”, ha spiegato il sindaco.
“Da tempo – continua Di Girolamo - avevamo invece proposto la possibilità di trasferire il tutto presso il Comando di Polizia Municipale, dove al seminterrato c'è un grande locale che garantisce il mantenimento della distanza di sicurezza tra i volontari, ed è un luogo sicuro per la presenza dei Vigili Urbani. Abbiamo anche messo a disposizione una macchinetta elettrica per gli spostamenti sia all'interno del locale, che dal locale all'esterno.Ci dispiace che nonostante i tanti lati positivi della nuova sede, padre Fiorino voleva a tutti i costi che fosse utilizzato il Palazzetto dello Sport”.