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14/04/2020 06:00:00

Coronavirus, l'Italia supera i ventimila morti. Oggi riaprono alcune attività, ecco quali

L'Italia supera le ventimila vittime dall'inizio della pandemia da Coronavirus. Sono 20.465 le vittime dopo aver contratto il coronavirus in Italia, con un aumento rispetto a ieri di 566. Ieri l'aumento era stato di 431. Ma oggi è la prima giornata dell'allentamento delle misure di chiusura. Oggi ripartono cartolerie, librerie, negozi di abbigliamento per bambini, ecc. 

Gli altri dati - Per il decimo giorno consecutivo scendono i ricoveri in terapia intensiva. Sono 3.260 i pazienti nei reparti, 83 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.143 sono in Lombardia, 33 in meno rispetto a ieri. Dei 103.616 malati complessivi, 28.023 sono ricoverati con sintomi, 176 in più rispetto a ieri, e 72.333 sono quelli in isolamento domiciliare. Sono complessivamente 103.616 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento di 1.363 rispetto a ieri, quando l'incremento era stato di 1.984. Sono 35.435 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 1.224 più di ieri. Ieri l'aumento dei guariti era stato di 1.677. 

"Siamo ancora in fase uno"-   è questa la precisazione di Giovanni Rezza dell'Istituto superiore di sanità -non c'è dubbio. Segnali positivi ci sono ma il numero dei morti è ancora elevato perché è da attribuire a contagi precedenti. I numeri diminuiscono lentamente perché si riferiscono ai contagi". Il tempo che passa tra il momento del contagio e il momento della notifica dei dati, cioè oggi, può essere anche di 20 giorni, per cui se si legge che 'oggi ci sono 300 nuovi contagi', sono in realtà nuovi casi, quindi che hanno acquisito le infezioni 20 giorni fa", ha aggiunto Rezza. E ha concluso: "Quello che si vede oggi è qualcosa che in termini di contagi è attribuibile a giorni fa, questo è importante per capire bene il senso dei dati". Per quanto riguarda la ripresa del campionato di calcio, Rezza non darebbe un parere tecnico favorevole e ha sottolineato che crede "che il Comitato tecnico scientifico sia d'accordo. Poi sarà la politica a decidere. "Non arriveremo a contagi zero - ha detto ancora Giovanni Rezza - Il virus non stopperà purtroppo la sua circolazione. A Wuhan ci sono riusciti prendendo misure incredibili - spiega - ma ora hanno un effetto ritorno. Da noi c'è una tendenza alla diminuzione. Però il virus continuerà a circolare e dovremmo mettere toppe in continuazione".

 "Questa estate al mare"- Il sottosegretario del Mibact, Lorenza Bonaccorsi, ha detto che "Andremo al mare questa estate. Stiamo lavoriamo per far sì che possa essere così. Ci stiamo lavorando - ha spiegato - dal punto di vista degli atti amministrativi necessari per gli stabilimenti, immaginando una serie di normative prese con il comitato tecnico scientifico, che contemplano l'ipotesi di un distanziamento". Bonaccorsi ha quindi spiegato che sono allo studio misure per consentire lo sviluppo di un "turismo di prossimità" che favorisca i borghi rispetto alle aree più affollate. Il sottosegretario ha parlato anche di una "fase tre", sulla quale "cominciamo però da subito a lavorare", per il "riposizionamento strategico dal punto di vista del marketing e della comunicazione del nostro paese, che è sempre ai primi posti per il binomio gastronomia e cultura".

ECCO COSA RIAPRE OGGI CON IL NUOVO DPCM  - Oggi riaprono le librerie, le cartolerie e i negozi di vestiti per neonati e bambini. Ripartono le attività forestali, l'industria del legno e anche la produzione di computer.  Sono i primi spiragli della fine del lockdown da coronavirus. La serrata pressoché totale viene prorogata ancora, fino al 3 maggio, compresa la stretta sui rientri dall'estero e sui viaggi di lavoro nel nostro Paese, con controlli agli imbarchi e stop ai viaggi per chi ha la febbre.

RESTANO LE MISURE RESTRITTIVE - Restano tutti i limiti agli spostamenti, la chiusura delle scuole, lo stop alle attività produttive non essenziali. E resta la possibilità per le Regioni di emettere ordinanze ancora più restrittive di quelle dello Stato. Ma arrivano singole deroghe e nuove norme per le attività che saranno aperte, con l'obbligo di mascherine per i dipendenti e disinfettanti mani vicino alle casse o anche alle tastiere dei bancomat. Le librerie non apriranno in Lombardia, Veneto Piemonte e nel Lazio apriranno solo dal 20 aprile.

SI PENSA ALLA RIAPERTURA DEI COMPARTI MODA, AUTOMOTIVE E METTALLURGIA - Far ripartire alcune attività prima della fine del lockdown, magari già dalla prossima settimana, partendo da alcune filiere nelle quali il lavoro si può con più rapidità riorganizzare in sicurezza: è una delle ipotesi cui lavora il governo per preparare con 'gradualità' la fase 2. Tra le 'candidate' a riaprire i cancelli,  ci sarebbero le filiere della moda, l'automotive e della metallurgia. Al momento si tratterebbe solo di ipotesi.

RIPARTONO ALCUNE ATTIVITA', DA BOSCHI A PC: dall'uso delle aree forestali, per tagliare i boschi ad esempio, alla fabbricazione dei computer, si allunga di una decina di voci la lista dei codici Ateco, che vanno da un ampliamento delle attività legate all'agricoltura alla ripresa per gli organismi internazionali presenti in Italia, come le sedi delle agenzie delle Nazioni Unite. Aggiunte tra le grandi opere, quelle idrauliche. Riparte il commercio all'ingrosso di carta e della cancelleria, per poter rifornire le cartolerie di penne, pennarelli, quaderni pronte alla riapertura insieme alle librerie e ai negozi per bambini, un'eccezione perché sul resto dell'abbigliamento le serrande restano giù.

IN AZIENDA POSSIBILE SMALTIRE LE SCORTE: per le attività che restano sospese, sarà comunque possibile entrare in azienda per vigilanza o manutenzione, per la gestione dei pagamenti (a partire dalle buste paga) e per la sanificazione. Si potranno anche spedire e ricevere merci, previa comunicazione al prefetto. Le fabbriche e le attività aperte devono assicurare "prioritariamente la distribuzione e la consegna di prodotti deperibili e dei generi di prima necessità".

SI ALLUNGA L'ORARIO DI LAVORO AL SUPERMERCATO, GUANTI PER LA SPESA: il Dpcm elenca le misure per gli esercizi commerciali,  indicando la necessità di usare guanti usa e getta per fare la spesa e la mascherina in tutte le fasi lavorative dove non si può mantenere la distanza. Prevista la sanificazione due volte al giorno. In più, nei piccoli negozi, entro i 40 metri quadri, l'entrata è uno per volta e con due operatori al massimo. Per scaglionare gli accessi si prevedono anche "ampliamenti delle fasce orarie". Alla cassa si deve trovare l'igienizzante per le mani, anche prima di digitare il pin del bancomat.Su questa materia comunque le regioni legiferano per prorio conto: e nell'ordinanza del Lazio gli orari sono rimasti invariati fino al 3 maggio con la chiusura degli esercizi il 25 aprile e il 1 maggio.

STRETTA SUGLI INGRESSI, STOP A CHI HA LA FEBBRE -  Confermata la disciplina sugli ingressi nel Paese e sui transiti brevi dall'estero: chi rientra avrà l'obbligo di isolamento fiduciario anche in assenza di sintomi. Prevista la possibilità di spostarsi per lavoro per un massimo di 5 giorni (72 ore prorogabili di 48). Regole più stringenti, in entrambi i casi, alla partenza dall'estero: bisognerà consegnare una dichiarazione ai vettori (con motivo del viaggio, indirizzo di dove si starà in isolamento e con quale mezzo privato ci si arriva), che dovranno misurare la temperatura e bloccare il viaggio di chi ha la febbre. Stop confermato per le navi da crociera con passeggeri e di bandiera italiana. Per quelle ancora in viaggio, al momento dello sbarco i passeggeri italiani e che abitano in Italia sono soggetti a 14 giorni di quarantena nella loro dimora, che raggiungeranno esclusivamente con mezzi provati. Gli stranieri (di origine e residenti fuori dall'Italia) vengono trasferiti immediatamente all'estero, in aereo o macchina, a spese dell'armatore.

SPOSTAMENTI E SPORT VIETATI, RESTA L'ATTIVITA' MOTORIA: per altre tre settimane bisognerà rimanere a casa, salvo "comprovate esigenze lavorative", necessità o motivi di salute. Niente eventi, chiusi bar, ristoranti, cinema, teatri, musei, pub e discoteche. Aperti i luoghi di culto ma niente messe né funerali. Vietati i trasferimenti da dove ci si trova, vietatissimi gli spostamenti verso le seconde case di vacanza. Parchi e aree gioco restano chiusi, così come è confermato lo stop per tutte le attività sportive, anche gli allenamenti dei professionisti. Rimane consentita l'attività motoria nei pressi di casa, da soli e mantenendo le distanze.

LE IPOTESI E LE VARIE FASI PRIMA DEL RITORNO ALLA TOTALE NORMALITA' -  Dalla riunione del governo con le parti sociali sono emerse delle ipotesi che in diverse fasi ci porteranno alla totale ripresa delle attività economiche, sociali, sportive e culturali del Paese e dunque alla normalità. Ma vediamo cosa è nelle previsioni. Si inizia con ciòche è già programmato, oggi 14 Aprile Librerie e Cartolerie, il 18 Aprile riapertura aziende agricole e industriali. 

Per la FASE 2 si ipotizza: 4 maggio Libera circolazione ma con obblighi come mascherine e distanza di sicurezza; 4 maggio Negozi tessili, di arredamento e d’abbigliamento con ingressi scaglionati, file lunghe e prenotazioni (no centri commerciali); 11 Maggio Tribunali ed uffici professionali; 18 Maggio bar e ristoranti ed altre attività di ristorazione con distanze da rispettare; 25 Maggio Parrucchieri e Barbieri con obbligo mascherina, ingressi singoli; 31 maggio ripartenza campionato di calcio e altri sport collettivi; 8 Giugno Centri sportivi ma solo per sport individuali o lezioni con basso assembramento.

Per la FASE 3: a settembre la riapertura delle scuole superiori con divisione turni e lezioni online, ancora da decidere materne ed elementari; Dicembre Cinema e Teatri; marzo 2021 discoteche e stadi; 31 marzo 2021 roparteura confini e fine di ogni limitazione. Ritorno alla normalità previsto per primavera 2021.