Il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci ha emanato una nuova ordinanza che vale da oggi fino al 3 maggio e che di fatto proroga in Sicilia misure più restrittive recependo le disposizioni previste dall’ultimo Dpcm sull’emergenza coronavirus, come ad esempio la riapertura di cartolibrerie, librerie e e negozi di abbigliamento per neonati e bambini.
Il Governatore conferma poi la chiusura dei negozi di generi alimentari la domenica e nei giorni festivi (come avvenuto per Pasqua e pasquetta), il divieto di attività motoria e di passeggiate con i figli anche nei pressi della propria abitazione e ribadisce l’obbligo soft della mascherina. Il divieto domenicale e festivo si applica anche ai servizi di consegna a domicilio, fatta eccezione per i farmaci, per i prodotti editoriali e per i combustibili per uso domestico e per riscaldamento
«Negli esercizi commerciali di vendita e distribuzione di generi alimentari, anche all’aperto – si legge nell’ordinanza -, gli operatori sono tenuti all’uso di mascherina, all’utilizzo di guanti monouso o, in alternativa, al frequente lavaggio delle mani con detergente disinfettante».
Le uscite per gli acquisti essenziali, ad eccezione di quelle per i farmaci, sono limitate ad una sola volta al giorno e ad un solo componente del nucleo familiare.
Nell’ultimo Dpmc di Conte, quello del 10 aprile, il governo ha deciso di ampliare anche la lista delle attività produttive consentite e dunque ha inserito: l’uso delle aree forestali e la silvicoltura; la fabbricazione dei computer; la cura e la manutenzione del paesaggio; le opere idrauliche, il commercio all’ingrosso di carta e cartone. Recependo in toto il Dpcm, queste attività saranno consentite anche in Sicilia.
Per i negozi e le attività produttive che riapriranno oggi e per quelli già aperti, come prevede il Dpcm del 10 aprile, ci sono delle regole da seguire, come distanziamento, pulizia due volte al giorno, areazione naturale e ricambio d’aria; disponibilità e accessibilità ai sistemi per la disinfezione delle mani accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento; mascherine nei luoghi o ambienti chiusi e comunque dove non si può garantire il distanziamento; uso dei guanti «usa e getta» nelle attività di acquisto di alimenti e bevande.
Gli accessi nei negozi andranno scaglionati secondo le seguenti modalità: ampliamenti delle fasce orarie; per locali fino a quaranta metri quadrati può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori; per locali di dimensioni superiori l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando dove possibile, i percorsi di entrata e di uscita. Vanno predisposte informazioni per garantire il distanziamento dei clienti in attesa di entrata.