Il primo ad indignarsi era stato Fabio Giacalone, titolare di una rivendita di tabacchi. Lui, dall’interno del suo locale che si affaccia su piazza Vittorio Emanuele, aveva assistito alle operazioni per collocare la statua di Gesù nudo sulla croce, sospesa ad una altezza di circa 20 metri e tenuta da una gru.
“Non ha alcun senso - aveva detto Fabio Giacalone - collocare questa statua in piazza. Considerato il tempo di quarantena, nessun potrà vederla. A mio avviso sarebbe stato più opportuno sistemarla su un mezzo scoperto e farla girare per la città”.
Da lì a poco la polemica si è spostato sui social. Gesù sospeso ha fatto indignare molti trapanesi. “E’ orrido, senza se e senza ma. Passi la creazione artistica, ha una sua leggerezza che colpisce. Ma chi ha approvato questa sospensione con la gru?”.Ed ancora: “E’ una cosa di cattivo gusto, di una bruttezza, di una volgarità inaudita”.
Altri commenti, dello stesso tenore, hanno in poco tempo tempestato Facebook. Qualcuno ha anche sollecitato “l’immediata rimozione dell’opera”. La statua in ceramica, realizzata dallo scultore marchigiano Marco Papa, resterà sospesa sulla piazza fino a domani sera. L’artista respinge le polemiche: “Credo che l’arte debba smuovere le coscienze e rinfrescare nuovi modi di pensare. Il mio è stato un gesto dettato dal cuore. Non ho rimpianti né preoccupazioni. E’ un dono che ho fatto alla città di Trapani”.
"La gru, simbolo del lavoro - spiega Marco Papa - fa parte dell'opera. Lavoro e fede in questo momento ci sono stati sottratti dalla nuova divinità che è la scienza che ci obbliga tutti a restare a casa con le sue teorie. In questo momento - conclude lo scultore - abbiamo dimenticato che noi cristiani non temiamo la morte".