Paolo Ruggirello ha il coronavirus. L'ex deputato regionale di Trapani, oggi detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere ha contratto il Covid - 19. Erano fondati, pertanto, gli appelli dei familiari, che ieri su Tp24 sono intervenuti per chiedere che Ruggirello, che aveva febbre da parecchi giorni, venisse curato.
I medici, però, si erano rifiutati di fargli il tampone. Da qui il diniego alla scarcerazione per moviti di salute. Ma poi, dopo le insistenze dei familiari, è stato fatto il tampone. E avevano ragione loro: Paolo Ruggirello ha il coronavirus.
Quello di Ruggirello è il primo caso di Covid-19 negli istituti penitenziari della Campania.
Viste le sue condizioni di salute, Ruggirello è stato trasportato al Cotugno, mentre all'interno del carcere sono state attivare le misure previste per contenere il contagio.
Il reparto è stato isolato, e sono iniziati i test rapidi per i 131 detenuti e per i 54 agenti che vi operano.
“Ho capito subito – dice Monica Ruggirello – che quella di mia padre non poteva essere una banale influenza. Oggi i carabinieri hanno bussato alla porta di casa, confermando i miei timori”. Eppure il tampone, chiesto dallo stesso Ruggirello, anche a proprie spese, è stato eseguito con colpevole ritardo. Lo avevano messo in isolamento e lo curavano con la tachipirina. Se non fosse stato per la figlia che ha smosso mari e monti, Paolo Ruggirello chissà per quanto tempo avrebbe convissuto con il virus, senza che nessuno ascoltasse la sua richiesta si eseguire il test.
E mentre Monica Ruggirello si dava da fare affinchè il padre eseguisse il tampone, il Tribunale di Trapani ha respinto l’ennesima istanza di scarcerazione presentata dai legali dell’ex deputato regionale.
“Noi – afferma Monica Ruggirello – chiedevamo che ricevesse una adeguata assistenza sanitaria e il nostro appello valeva anche per tutti gli altri detenuti e per gli agenti della polizia penitenziaria”. Coinvolto nell’operazione antimafia Scrigno, Paolo Ruggirello è stato rinviato a giudizio con l’accusa di associazione mafiosa. Adesso, però, a preoccupare i familiari sono le sue condizioni di salute.