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03/04/2020 08:00:00

Studentessa uccisa a Messina. Proseguono le indagini, è mistero sul movente

Si trova rinchiuso nel carcere di Messina con l'accusa di omicidio volontario Antonino De Pace, il giovane che ha ucciso la sua fidanzata, Lorena Quaranta originaria di Favara. 

I carabinieri di Taormina, al comando del capitano Arcangelo Maiello, insieme ai militari di Santa Teresa, continuano a lavorare per ricostruire tutte le fasi del femminicidio e mettere a posto i tasselli mancanti, in attesa di stabilire con certezza il movente che ha spinto De Pace a scagliarsi mortalmente contro la giovane, con la quale era fidanzato da tre anni e conviveva a Furci Siculo dalla scorsa estate.

Gli investigatori stanno proseguendo le audizioni di parenti ed amici della giovane assassinata. L'inchiesta è coordinata dal procuratore capo di Messina, Maurizio De Lucia e dal pm Roberto Conte. Si contrallano i tabulati telefonici dei due fidanzati. Nell'appartamento in via delle Mimose sono arrivati gli esperti del Ris, mentre gli investigatori scaveranno nella vita di Antonio e della coppia.

Saranno passati al setaccio soprattutto i telefoni cellulari della coppia. La salma della studentessa, dopo il riconoscimento dei familiari, è stata condotta al Policlinico per l'autopsia.  La prima ispezione cadaverica effettuata dal medico legale Daniela Sapienza lascia pochi dubbi: Lorena è morta strangolata. Si attende dall'esito dell'autopsia, l'orario della morte, sia per precisare questo dato che per capire se ci siano segni di altre violenze sul corpo della ragazza. Il movente di questo orribile delitto resta ancora nel mistero.