Sequestro di beni a Trapani per Ivan Randazzo, pluripregiudicato di 36 anni, con numerosi precedenti alle spalle.
Il sequestro è stato operato dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia di Trapani. I sigilli sono stati messi ad un immobile di sua proprietà e ad un terreno. Randazzo, condannato con numerose sentenze definitive, dal 2003 si è reso responsabile di diversi reati ed è stato sottoposto più volte alla misura della sorveglianza speciale in quanto “persona socialmente pericolosa”. Da qui è stata applicata la normativa antimafia per il sequestro dei beni, un immobile, appunto, del valore di 150 mila euro. Sostanzialmente le forze dell'ordine hanno scoperto che Randazzo vive delinquendo, e che quella casa l'avrebbe comprata con i soldi delle attività illecite. Ecco il dettaglio nella nota congiunta di Finanza e Polizia.
Nella mattinata di ieri, personale della Guardia di Finanza in forza al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e della Polizia di Stato in servizio presso la Divisione Anticrimine della Questura di Trapani ha dato esecuzione al decreto di sequestro n.44/2019 R.M.P. emesso dal Tribunale di Trapani - Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti di Ivan RANDAZZO, pluripregiudicato trapanese di 36 anni, residente ad Erice nel rione San Giuliano.
L’esecuzione del provvedimento, riferito all’immobile di sua proprietà ed alle relative pertinenze tra cui un terreno incolto, è il risultato finale delle attività investigative e dei successivi accertamenti patrimoniali condotti per lungo tempo nei confronti del RANDAZZO, sì da poter formulare nei suoi confronti la proposta di tale misura di prevenzione, applicabile ai sensi della normativa vigente in materia (cd. Codice antimafia).
Il RANDAZZO, condannato con numerose sentenze definitive per essersi reso responsabile fin dal 2003 di svariati reati contro il patrimonio e la persona, era stato più volte sottoposto alla misura speciale di prevenzione di P.S. in quanto persona socialmente pericolosa. Gli elementi di colpevolezza sortiti dalle attività d’indagine, infatti, oltre a connotarne la personalità come particolarmente avvezza, esperta ed abitualmente dedita alla perpetrazione di condotte predatorie, avevano evidenziato una sua particolare inclinazione alla violenza ed alla prevaricazione. Essa si era brutalmente espressa nel 2014, in occasione del furto e del danneggiamento di ciclomotori di proprietà di due agenti di polizia penitenziaria, nonché dell’incendio appiccato proditoriamente all’interno dell’abitazione di uno di essi.
La successiva esecuzione di accertamenti patrimoniali nei confronti del RANDAZZO e del rispettivo nucleo familiare hanno confermato come egli avesse da sempre tratto il proprio sostentamento da tali attività delittuose tanto da non poter giustificare con quali risorse finanziarie lecitamente disponibili abbia potuto acquistare la propria abitazione di residenza, oggi posta sotto sequestro, il cui valore si aggira sui 150.000 euro.