Gentile redazione in questi giorni tutti noi siamo costretti a stare nelle nostre case, tutti noi divoriamo le notizie che i vari organi di informazioni ci forniscono, tutti noi proviamo a combattere un nemico che non conosciamo rispettando le regole e tutti noi abbiamo paura.
Abbiamo paura perché all'improvviso ci siamo scoperti impotenti, perché abbiamo perso la quotidianità e le certezze fin qui conquistate.
Tutte queste sensazioni e paure si moltiplicano in modo esponenziale quando vivi lontano dalla tua Marsala, dai tuoi cari e dai tuoi affetti.
Si dice sempre che casa tua e dove si nasce ed e' vero, casa tua e' dove si nasce, per questo la prima cosa che pensi in momenti come questi è di tornare a casa tua. Lo pensi perchè ti senti più protetto, lo pensi perchè vuoi proteggere i tuoi affetti e lo pensi per tanti altri motivi. Tutti noi sappiamo che bisogna essere ponderati in situazioni del genere, ma quando l'angoscia ti prende fai fatica a ponderare le scelte. Io chiedo ai nostri concittadini di mettersi per un attimo nei panni di chi vive lontano e provare solo ad immaginare cosa vuol dire stare lontani.Se lo facessimo tutti, sicuramente comprenderemmo di più certi comportamenti,ma soprattutto eviteremmo di insultare e denigrare sui social chi sbagliando ha fatto la scelta di tornare.
Questi insulti vi garantisco che feriscono. Feriscono molto e lasciano uno squarcio sull'anima non solo chi ha deciso di tornare ma anche chi come me e rimasto nel luogo dove vive. CASA TUA E' DOVE SI NASCE NON DIMENTICHIAMOLO.
Giovanni,
un vostro concittadino e lettore
Pieve del Grappa (Treviso)