Sono una mamma del 2020, epoca per nulla semplice, epoca in cui è difficile prendersi cura dei propri figli perchè troppo impegnati, epoca in cui pur stando vicini a meno di un metro i nostri ragazzi preferiscono mandarsi un sms, epoca in cui un semplice messaggio d'amore scritto a penna su di un foglio viene sostituito da una pubblicazione sui social, epoca in cui tutti gli strumenti tecnologici hanno preso il sopravvento su di noi.
Oggi, a mio avviso, al tempo del COVID19, siamo chiamati a trasformare l'utilizzo di questi strumenti in opportunità per i nostri figli che, in un momento così tanto difficile, stanno perdendo giorno dopo giorno quotidianità, certezza e concretezza.
Una madre o un padre non saranno mai insegnanti, ma saranno oggi (più che mai) chiamati ad essere educatori, saranno chiamati ad occuparsi, se pur tra mille difficoltà e preoccupazioni,dei propri figli, facendo si che le loro giornate non passino in maniera oziosa davanti a un tablet o a un cellulare.
Ciò potrà realizzarsi collaborando con una scuola, la cui competenza non consiste in una trasmissione di compiti fine a se stessa, piuttosto nel trasferire il senso di responsabilità verso se stessi, verso gli altri, verso il tempo, verso la vita!
Io credo che l'impegno continuo e costante che stanno dimostrando oggi i nostri docenti nel perseguire, anche tra mille difficoltà pratiche e burocratiche, obiettivi educativi e didattici anche minimi, meriti il nostro plauso e rappresenti un esempio concreto di responsabilità, di senso del dovere, di crederci e non arrendersi..
Tutto questo farà dei nostri figli i futuri cittadini del mondo!
Una mamma