13,35 - «Lei sta assumendosi una grave responsabilità nel vanificare gli sforzi ed i sacrifici di milioni di siciliani. Agli imbarcaderi della Calabria nessuno vigila sul rispetto dei vostri decreti. Non posso consentire tanta irresponsabilità da parte del governo nazionale verso la Sicilia».
Lo ha scritto, stamane, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in una nota inviata al ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, in riferimento al transito di numerosi automezzi nello Stretto di Messina.
07,20 - Nonostante i divieti, ieri notte erano tante le auto in coda per sbarcare in Sicilia, tanto da suscitare l'ira di Musumeci. “Mi segnalano appena adesso che a Messina stanno sbarcando dalla Calabria molte persone non autorizzate. Non è possibile e non accetto che questo accada.” dichiara il Presidente. “Ho chiesto al prefetto di intervenire immediatamente. C’è un decreto del ministro delle Infrastrutture e del ministro della Salute che lo impedisce. Pretendo che quell’ordine venga rispettato e che vengano effettuati maggiori controlli alla partenza. Il governo nazionale intervenga perché noi siciliani non siamo carne da macello!”
Una beffa, in barba ai decreti del presidente del Consiglio per limitare i movimenti nel Paese e alle ultime ordinanze del governatore per "blindare" l'Isola dalla diffusione del contagio, con una rigida quarantena per chi è rientrato dopo il 14 marzo.
Lo stesso Musumeci, un'ora dopo, dà un'altra comunicazione: «Ho appena avuto conferma dalla Prefettura di Messina che saranno ulteriormente intensificati i controlli sullo Stretto. Possono passare, alla luce del provvedimento nazionale, solo i pendolari che svolgono servizio pubblico, come sanitari, forze armate e di polizia. Basta. Stiamo facendo sacrifici enormi e bisogna dare certezze a tutti i cittadini che questa fase è seguita con impegno».