Peppe Peraino, qual è la situazione a San Vito Lo Capo riguardo all’emergenza coronavirus?
Noi abbiamo effettuato 284 controlli ai cittadini in giro e sono state rispettate le motivazioni per le quali erano fuori e 97 alle attività commerciali ed è andato tutto bene. Mi appello anche io comunque ai cittadini e dico di uscire solo per necessità, andare a fare la spesa, ma non ogni giorno, andare in farmacia o al lavoro.
San Vito Lo Capo è un po’ un’isola, per la sua posizione geografica, è facile per certi versi chiudere la città e favorire l’isolamento.
Sì, grazie al comando dei vigili urbani e ai carabinieri in questi giorni ci alterniamo all’ingresso del nostro comune per controllare coloro i quali arrivano. Abbiamo attualmente 32 persone in quarantena fiduciaria perché sono rientrate dal nord in quanto residenti a San Vito Lo Capo.
Sindaco Peraino, a San Vito che è località turistica e dove ci sono molte seconde case, è successo che molti hanno deciso di venire lì a trascorrere questo periodo di emergenza coronavirus?
No, qualcuno ha chiamato e ha parlato anche con me, io ho evitato, ma non ci sono queste situazioni. Quelli che sono rientrati sono residenti o che stanno a San Vito in questo momento per lavoro.
Sindaco Peraino che carico di responsabilità avverte verso la sua cittadinanza?
La responsabilità è immane, penso per tutti i sindaci. Per una località come la nostra che vive di turismo, l’80% del pil di questo territorio deriva dalle attività economiche legate al turismo e all’indotto e allora dobbiamo cercare di rappresentare quella certezza e quella sicurezza che i cittadini vogliono in una situazione che è veramente drammatica. Avevamo il bilancio da portare in giunta, ci siamo un po’ fermati per discutere delle ipotesi che l’amministrazione intende portare avanti per l’interesse generale di questo territorio e per questo chiediamo un coinvolgimento di tutte le forze politiche, maggioranza e opposizione, perché tutti insieme dovremmo riuscire a garantire dei servizi ma che in questo momento siamo in forte difficoltà, visto che le entrate sono un punto interrogativo. Auguriamoci che la Sicilia possa riuscire a contenere al massimo i contagi e così nel giro di un mese circa, me lo auguro, possiamo ritornare alla quasi normalità.
Sindaco, aprile e maggio vista la situazione attuale saltano, l’estate è ancora lontana, a San Vito sono arrivate disdette in vista della stagione balneare o vista la distanza temporale c’è ancora la possibilità di salvarla?
Ancora poco, perché l’estate piena inizia da metà giugno. Questo è il periodo in cui arrivano le prenotazioni alle varie strutture, febbraio/marzo per la Pasqua, evidentemente ci sono state delle disdette ma San Vito non ha avuto mai una grossa presenza turistica, da questo punto di vista in questo momento non ha creato un grosso danno. Ma per le prospettive future invece il danno è enorme e parliamo di milioni e milioni di euro.