Egr. Direttore ,
mi capita spesso di sentire infierire contro i nostri ragazzi che sono scesi in massa dal nord accusandoli di essere stati poco responsabili ed egoisti.
Io non mi sento di giudicare chi preso dal panico scappa per poter raggiungere i propri cari per trovare un po di calore presso le proprie abitazioni, anche se ho una figlia che è rimasta a Milano assieme a tanti nostri ragazzi universitari e lavoratori per non compromettere la salute di alcuni familiari con patologie di una certa importanza, le ho chiesto più volte (quando si poteva) di mettersi sopra il primo aereo e raggiungerci, ma la risposta era sempre negativa e sempre per le stesse ragioni.
Ebbene si io vorrei che dalla testata del vostro onorevole giornale che lei spesso legge, sappia di quanto noi siamo fieri ed orgogliosi di avere una figlia con dei valori e dei principi così alti.
Siamo preoccupati ma certi che tutto finirà e presto potremo abbracciarti più forte di prima.
Ciao Debora, a presto,
tuo papà Filippo