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13/03/2020 08:21:00

Marsala, lite con spari a Sappusi. Arrestato Enrico Mercurio

 E’ stato arrestato dalla polizia l’uomo (Enrico Mercurio, 52 anni, commerciante di elettrodomestici) che martedì scorso, a Sappusi, dopo essere stato aggredito da tre uomini nel corso di una lite per motivi condominiali, per difendersi ha esploso alcuni colpi di pistola.

Un’arma, però, illegalmente detenuta. Ed inoltre gli inquirenti, a quanto pare, dubitano che i colpi siano stati davvero esplosi in aria. Per questo, il commerciante, difeso dall’avvocato Vincenzo Forti, è stato posto agli arresti domiciliari. E per oggi (venerdì) è prevista l’udienza di convalida davanti al giudice delle udienze preliminari di Marsala Francesco Parrinello.

Udienza nel corso della quale si conosceranno, nel dettaglio, le accuse esattamente mosse a Mercurio, che già nel febbraio 2017 era stato arrestato dai carabinieri. In quel caso dai carabinieri per detenzione di droga (13 dosi di cocaina, per un totale di 7 grammi, e 6 grammi di marijuana), nonché per il possesso di pezzi di una pistola. Per la droga, il commerciante patteggiò la pena, mentre per i pezzi dell’arma l’avvocato Vincenzo Forti riuscì a farlo assolvere, dimostrando che si trattava di pistola giocattolo.

Martedì scorso, la lite è scoppiata intorno alle 13 nei pressi della palazzina di via Omero, dove abitano tutti i protagonisti della vicenda, per poi proseguire lungo la strada che costeggia il parco dell’ex Salinella. Qui, Mercurio, picchiato, avrebbe esploso tre o quattro colpi di pistola. Alla base della “discussione” ci sarebbe stata una “divergenza di vedute” sull’utilizzo di un locale condominiale.

Una stanza di circa dieci metri quadrati che Mercurio aveva trasformato in temporaneo deposito di elettrodomestici. Cosa non gradita ai sui vicini. Coinvolta nella baruffa anche la moglie di Mercurio, che sarebbe minacciata di morte alla presenza di agenti di polizia nel frattempo intervenuti.

Malmenato dai tre uomini, il commerciante era stato, poi, trasportato in ambulanza al Pronto soccorso, dove successivamente è arrivato anche il suo legale, l’avvocato Vincenzo Forti, che avrebbe convinto il suo cliente a collaborare con gli inquirenti. Rivelando soprattutto dove aveva nascosto la pistola dopo la colluttazione in cui aveva riportato varie contusioni.

 



Cronaca | 2024-09-27 18:00:00
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