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07/03/2020 08:30:00

Elezioni, litiga il centrodestra in Sicilia. Scontro Romano - Miccichè

 Si è svolto un vertice di centrodestra a Palermo, per discutere di amministrative, su convocazione di Gianfranco Miccichè, coordinatore regionale di Forza Italia.

All’incontro hanno partecipato le altre componenti del centrodestra regionale: Lega con Stefano Candiani, Fratelli d’Italia con Salvo Pogliese, Diventerà Bellissima con Giuseppe Catania, l’Udc con Dacio Terrana.

L’obiettivo primario è quello di riprodurre nelle città chiamate al voto la stessa coalizione che sostiene il governo regionale.

La riunione convocata da Miccichè non è passata inosservata, a scagliarsi contro il leader degli azzurri è Saverio Romano, che non solo non riconosce il commissario forzista come leader del centrodestra ma ha indicato come inopportuna la riunione in un momento così delicato per la Sicilia, costretta a fare i conti con l’emergenza da Coronavirus e contestualmente con la crisi economica.

Romano attacca Miccichè sia nella forma che nella sostanza: “Apprendo che l’onorevole Gianfranco Micciché, presidente dell’Assemblea regionale siciliana, nonché coordinatore di Forza Italia nell’Isola ha convocato per stamane a Palazzo dei Normanni un vertice tra le forze politiche del centrodestra per discutere delle alleanze, dei programmi e delle candidature alle elezioni amministrative, di posti di assessore e consigliere comunale e di nomine di sottogoverno. Una iniziativa a dir poco inopportuna, in un momento nel quale la Politica dovrebbe volare alto e occuparsi di iniziative e provvedimenti a tutela dei comparti produttivi. Con tutto il rispetto per la tornata elettorale delle Amministrative, la priorità oggi è un’altra.

Infine conclude: “Qualcuno informi Miccichè del Coronavirus, del blocco di interi settori economici, della sostanziale paralisi del sistema dei trasporti. Quale dialogo ha avviato Miccichè con le categorie produttive e con le parti sociali? Nessuno. Miccichè farebbe bene a non confondere il ruolo di capopartito con quello di presidente dell’Ars e dovrebbe convocare una seduta straordinaria dell’Ars al fine di individuare e promuovere provvedimenti emergenziali”.