Il prossimo 29 aprile l’asteroide catalogato dalla Nasa come 52768 sfiorerà la Terra. In realtà passerà a sei milioni di chilometri da noi, una grande distanza in assoluto, ma piccola in termini astronomici (un milione di chilometri è poco più del doppio della distanza Terra-Luna). Si muoverà a una velocità di 8,7 chilometri al secondo e ha una probabilità su decine di migliaia di colpirci (ma potrebbe). È uno degli asteroidi più grandi che si siano mai avvicinati al nostro pianeta: ha pressappoco le dimensioni dell’Everest, altezza di 8.848 metri, superficie da 2 a 4 chilometri.
Gli asteroidi sono milioni e milioni di frammenti di roccia, di ogni dimensione, residui di un pianeta o corpo celeste che è esploso, o che non si è formato, durante la formazione del nostro sistema solare. La maggior parte orbita tra Marte e Giove, e spesso, a causa di “perturbazioni” orbitali, sfuggono da quell'orbita e vanno a spasso nel sistema solare. Gli astronomi indicano che statisticamente c’è una possibilità da 50 a 70.000 che un asteroide di grandi dimensioni possa colpire la Terra nell’arco di un secolo.