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05/03/2020 10:30:00

Stefano Pellegrino sostiene Grillo. I dissapori dentro Forza Italia

I dissapori dentro Forza Italia erano risaputi e adesso vengono fuori.

Ieri pomeriggio il deputato azzurro Stefano Pellegrino ha diramato una nota stampa con cui affermava che, sentiti i rappresentanti della lista civica Noi Marsalesi, l’appoggio elettorale era per il candidato sindaco Massimo Grillo.

Un comunicato che ha dato seguito, dopo qualche ora, a quello di risposta del coordinatore provinciale del partito di Forza Italia, Toni Scilla, con cui dichiara che i forzisti avranno un loro sindaco di centrodestra, non escludendo nemmeno la figura di Grillo, ma certamente non correranno camuffati da nessuna lista civica, sarà presente il simbolo del partito: “Alla luce di ciò, ritengo che le fughe in avanti non siano mai costruttive. In particolare apprendo con amarezza e con un po’ di delusione della volontà dell’on. Stefano Pellegrino di correre a  Marsala con la lista civica Noi marsalesi. Forza Italia a Marsala presenterà simbolo e lista. Proprio a giorni si terrà un incontro con i rappresentanti della coalizione di centrodestra per individuare i candidati: sono certo che in questa occasione anche per Marsala troveremo la sintesi migliore”.

Tra Scilla  e Pellegrino, dunque, non corre buon sangue, e del resto non ci sono ottimi rapporti nemmeno tra il deputato marsalese e Gianfranco Miccichè.

I dubbi e le cose da risolvere dentro il centrodestra sono più di uno, una coalizione che vorrebbe presentarsi ricalcando le orme di quella regionale ma che subisce quotidiane battute di arresto.

Non c’è chiarezza dentro Forza Italia che parla due linguaggi diversi. E in difficoltà è anche Fratelli d’Italia.

Maurizio Miceli, coordinatore provinciale del partito della Meloni, ha sottolineato che il partito lavora “nell’interesse del territorio e d’intesa con le forze politiche che rientrano nel perimetro del centrodestra. In particolare a Marsala la nostra scelta è condizionata dall’alleanza politica e dal valore del progetto amministrativo che deve essere, come già detto in più occasioni, in discontinuità con la giunta Di Girolamo, in opposizione alla sinistra, rivolto al bene supremo di Marsala e dei marsalesi, unici titolati a decidere il loro destino".