Enzo Sturiano, presidente del consiglio comunale di Marsala, si avvicinano le amministrative di maggio. Ha deciso con chi stare? Tutto fa pensare che andrà a sostenere il candidato sindaco Massimo Grillo. E' così, lo possiamo dire? Ha deciso cosa fare?
Ho deciso di prendere le distanze dall'amministrazione uscente, già da tre anni. L'ho detto in tutte le salse.
L'amministrazione uscente candida il vice sindaco Agostino Licari, e pare che facciano tre liste.
Per come hanno lavorato, soprattutto nel mondo delle associazioni, soprattutto guardando gli atti deliberativi, potrebbero fare anche quattro liste.
Perchè le liste si fanno in base a chi riceve i contributi?
Non ho detto questo. C'è certamente abbastanza attivismo in questo mondo in cui si sono create relazioni. Si possono mettere in campo le liste.
Agostino Licari rispetto ad Alberto Di Girolamo potrebbe garantire discontinuità. E' un personaggio abituato alla politica, molte persone che si sono allontanate da questa amministrazione potrebbero riavvicinarsi. Lei ha proprio chiuso la porta?
La porta è chiusa per una semplice ragione. Il problema non è Alberto Di Girolamo, non do a lui nessuna responsabilità particolare se non quella che da segretario del Pd non è riuscito a mettere attorno a sé tutte le migliori forze di questa città. Ma quando ci si trova un vice sindaco come Agostino Licari, che ha la delega ai rapporti con il consiglio comunale, quindi con la città, bisogna chiedersi perchè poi la maggioranza ha perso pezzi autorevoli, da Nuccio a Galfano, a mezzo Pd. Qualche giorno fa alcuni c'è stata una lite furibonda tra quelli del Pd proprio perchè alcuni hanno detto che se il candidato fosse Agostino Licari preferiva starsene a casa. Licari non ha fatto da collante. Ferreri, ad esempio, si lamenta che in 5 anni non si è riusciti a mettere in sicurezza la piazza di Strasatti. E' un uomo del Pd, ne deve parlare con il sindaco, è possibile che l'amministrazione non sia riuscita ad accontentare le istanze di un consigliere tra i più votati che rappresenta un territorio?
Calogero Ferreri può essere l'esempio della confusione di questa campagna elettorale. Si era già espresso in favore di Nicola Fici, ed è pronto a rivedere la sua posizione. Non sa se andare con Grillo o con Licari. Ma così la gente si allontana ancora di più dalla politica.
Ferreri è un consigliere abbastanza rappresentativo del territorio. Non puoi non tenere in considerazione le sue istanze. Capisco che abbia deciso di andare con Fici perchè l'amministrazione non ha condiviso le sue proposte. Ferreri nel momento in cui fa marcia indietro la cosa è molto triste.
Non è importante il progetto ma il nome, allora.
E' importante il progetto che sta attorno al nome.
Ma per molti non è così.
Attorno a Nicola Fici c'era un progetto. Nicola ha ritenuto che quel progetto in todo non si poteva portare avanti, si era spinto oltre. Gliel'avevamo detto. Discontinuità non significa buttare Alberto Di Girolamo e trasformare in buono tutto ciò che c'era attorno a lui. I distinguo vanno fatti con tutti coloro che hanno avuto ruoli anche nel Pd. Angileri, Clara Ruggeri, Agostino Licari, hanno fatto vita di partito, erano dirigenti del Pd. Non possono dire che sono avulsi da alcune responsabilità. Molti sono tesserati.
Però in direzione nazionale c'è il sindaco di Petrosino, Gaspare Giacalone.
Bella democrazia. Questo problema dovrebbero porselo i tesserati del Pd.
Fici probabilmente sosterrà Grillo. Ma alla fine si è capito perchè si è ritirato Nicola Fici? Quello che si è percepito è perchè non è riuscito a mettere insieme tutti. Ma se poi gli stessi tutti li mette insieme Grillo che senso ha...?
Nicola Fici, da ragazzo intelligente, per me poteva essere candidato sindaco già nel 2015. E' stata una sua scelta quella di fare un passo indietro e sostenere alle primarie Alberto Di Girolamo. Per me Fici resta una risorsa per la città. Secondo me c'erano delle condizioni poste dal tavolo dei moderati a cui ho partecipato, così come erano state poste condizioni da soggetti che teoricamente Fici doveva portare con sé dall'area della sinistra.
Come Nuccio....
Su Daniele Nuccio non c'è mai stato un veto da parte di nessuno. Per me quando ci sono persone oneste intellettualmente non ho difficoltà a sedermi con loro. Bisogna parlare di governo della città. Dico di metterci attorno ad un tavolo per tentare di fare qualcosa per la città. Mi dispiace che abbia dichiarato che non voleva stare in una coalizione dove c'era la Lo Curto e Sturiano. Se c'erano queste condizioni è stato assurdo mantenere questa coalizione. Con Grillo alcuni soggetti non ci saranno. Ci potrà essere magari un ripensamento e queste persone torneranno alla casa madre, a sostenere l'amministrazione uscente. Ognuno di noi ha una sua dignità, una visione di vita. Certo, io non sono disposto a fare alleanze con chiunque.
Vice sindaco di Massimo Grillo, lei lo farebbe?
Non ho mai fatto una questione di incarichi e poltrone. Lo farei, ma non è una condizione. Quando c'è una squadra da mettere in campo, che decida la squadra cosa devo fare e come posso essere utile al progetto. Posso essere candidato per una lista, posso fare una lista, posso non essere candidato al consiglio comunale.
Lei è famoso per arrivare sempre borderline fino alla fine, se la tira fino all'ultimo nel decidere con chi stare. Lei dice che può fare tutto e niente, ma alla fine la lista viene fuori. La chiama “ex Democratici per Marsala”?
Allora la chiamai Democratici per Marsala. Mi ritengo una persona democratica, ho sempre militato in una sinistra riformista che non è questa dell'amministrazione che è una casta chiusa e si apre a convenienza. Loro sono i perbenisti, i detentori della moralità e della legalità, tutto il resto, se non sono con loro, sono cattivi. Lo abbiamo visto in questi anni. Io sto lavorando per un progetto che possa essere riformista, liberale, che metta insieme un centro moderato rappresentativo. Ho avuto rapporti eccellenti con Giulia Adamo, l'amore per la città si ha a prescindere se si è in campagna elettorale.
Si è visto con lei anche in tempi non sospetti. Giulia Adamo, nonostante tutto, continua ad essere sanguigna.
Sì, ma non si può fare sempre la battaglia contro tutti. Ha pagato per questo, quell'esperienza deve insegnare. Soprattutto in questo momento in cui si deve mettere in campo una coalizione alternativa a questa amministrazione. Non che quest'amministrazione sia del tutto fallimentare, perchè ci sono cose buone fatte. Ma ho la presunzione di dire che sono state fatte con il contributo del consiglio comunale che ha approvato quei bilanci e i piani triennali.
Se non li approvavate andavate tutti a casa...
La materia è del consiglio comunale. Il problema è che ci siamo ridotti a consiglieri comunali che sotto certi aspetti fanno solo i parassiti. Non parlo di tutti, sono alcuni che pendono dalle labbra dell'amministrazione. Ma per qualcuno il consiglio comunale è diventato organo di ratifica, ma non è così.
Il nuovo consiglio comunale avrà 24 e non 30 consiglieri. E' un modo per avere meno parassiti o meno consiglieri competenti. Che scrematura ci sarà?
Secondo me è stato fatto un errore nel diminuire il numero dei consiglieri e aumentare il numero degli assessori. Io avrei lasciato invariato il numero dei consiglieri. Viene sbilanciato il rapporto consiglieri assessori, appunto perchè il sindaco poi nomina più assessori. I consiglieri parassiti in questo momento ci sono in tutti i consigli comunali, non solo a Marsala. Perchè se voglio ottenere qualcosa devo andare a fare il lecchino degli assessori e del sindaco, non capendo che il nostro ruolo è quello di indirizzare e che poi nell'attivarsi occorre trasparenza, legalità e pari opportunità.