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06/02/2020 21:38:00

Marsala, vino: le Cantine Pellegrino compiono 140 anni

 Le Cantine Pellegrino di Marsala compiono 140 anni.

In 140 anni di storia, la famiglia Pellegrino ha scritto alcune delle pagine più belle dell’enologia della Sicilia. Fondata a Marsala nel 1880 dal notaio Paolo, viticultore per passione, Cantine Pellegrino è una delle più floride e importanti realtà vitivinicole dell’isola, ancora oggi guidata dai discendenti dei fondatori, giunti alla sesta generazione.

A partire dal matrimonio di Carlo, figlio del fondatore, con la gentildonna francese Josephine Despagne, che portò in dote le conoscenze in campo enologico del padre, originario del Sauternais, la famiglia Pellegrino si è allargata grazie a felici unioni. Si deve a Paolo, figlio di Carlo e Josephine, la crescita di Cantine Pellegrino. Da allora la storia della famiglia e quella del marchio proseguiranno parallelamente: anni di esperienza e conoscenza del proprio territorio, porteranno ad ampliare la produzione a tutte le tipologie di vino. Ed è così che le etichette di Cantine Pellegrino, esportate in tutto il mondo, hanno contribuito a elevare la Sicilia nel gotha delle aree vinicole internazionali.

Famiglia, storia e territorio: sono questi i pilastri fondanti di un successo ininterrotto che ha allargato il progetto produttivo fino a comprendere vini bianchi e rossi, vini di Pantelleria e marsala. Con la sua esperienza ultracentenaria, in vigna e in cantina, Cantine Pellegrino ha sempre puntato alla valorizzazione del terroir e dei suoi vitigni autoctoni, da sempre presenti sul versante occidentale della Sicilia, gli unici in grado di saper esprimere nel bicchiere la complessità di quest’angolo dell’isola.

Tra le aziende vinicole più antiche di Marsala, fra le prime ad aver avviato la produzione dell’omonimo vino dopo gli inglesi, Cantine Pellegrino è tutt’oggi leader, riportando elevati tassi di crescita soprattutto nella divisione vini bianchi e rossi. Una realtà dinamica e in continua evoluzione, che investe in maniera trasversale in tutti i reparti, dalla produzione alla moderna linea d’imbottigliamento fino allo stoccaggio, con attrezzature all’avanguardia e strumenti di laboratorio ad alta precisione. L’acquisto di fusti e tini di diverse dimensioni permette attività di micro vinificazione e sperimentazione, senza tralasciare le tecniche tradizionali. Tra i più recenti investimenti, è da citare l’impianto di vigneti di frappato e grillo nelle Tenute di Famiglia, che testimonia il grande impegno della famiglia nella salvaguardia delle varietà autoctone del territorio. Inoltre è sempre al primo posto l’attenzione alla sostenibilità ambientale; proprio quest’anno è in programma infatti l’installazione di un nuovo impianto fotovoltaico nella sede operativa di Pantelleria, dove ancora una volta la famiglia Pellegrino fu pioniera negli anni Novanta.

“Facciamo continui investimenti – afferma Benedetto Renda, Presidente di Cantine Pellegrino – in produzione, ricerca e marketing. Puntiamo molto su tecnologie green che permettono un notevole risparmio energetico e rispettano l’ambiente cercando il più possibile di ottimizzare i consumi. Fra le nostre priorità c’è il settore enoturistico, che continua a crescere costantemente. E poi chiaramente c’è l’attenzione ai mercati esteri che già rappresentano il 30% del nostro fatturato”. Da citare anche gli investimenti in marketing e risorse umane, con una recente ottimizzazione della rete vendita, che copre ogni regione d’Italia. Investimenti in comunicazione, degustazioni, masterclass e laboratori: questo è l’universo Pellegrino, che prende quotidianamente forma non solo in Italia ma anche all’estero, proponendo sempre il vino come forma di piacere.

La famiglia Pellegrino è poi da sempre dedita al mecenatismo e alla tutela dell’identità storica del territorio di appartenenza. Basti pensare ai tesori conservati e custoditi all’interno delle Cantine Storiche di Marsala, come una collezione di cinque carretti siciliani ottocenteschi costruiti e dipinti dai più celebri artisti dell’epoca; il calco in gesso della Nave Punica del 241 a.C., reperto unico al mondo; o anche l’archivio Ingham-Whitaker, 110 volumi originali contenenti la corrispondenza degli scambi commerciali tra Sicilia e resto del mondo avvenuti dal 1814 al 1928, inestimabile fonte della storia economica siciliana dell’Ottocento.