Marsala dice addio a Salvatore Grillo. E' morto nel pomeriggio di ieri. Tra i politici più famosi di Marsala, ha ricoperto diversi ruoli di primo piano. I funerali si terranno domani, mercoledì 29 Gennaio, alle ore 11 in Chiesa Madre.
Salvatore Grillo nasce a Marsala il 15 ottobre 1922. Dopo la licenza liceale, nel ’41 inizia a frequentare la facoltà di giurisprudenza dell’Università di Palermo. Riceve la chiamata alle armi nel febbraio ’43 e, a seguito della sfiducia e dell’arresto di Mussolini, il suo battaglione si disperde.
Dopo aver affrontato fisicamente un soldato tedesco, riuscendo a disarmarlo con il solo moschetto d’ordinanza, viene arrestato e condannato a morte ma evita fortunosamente di essere giustiziato e, in sella ad una vecchia bicicletta, pedala fino a Reggio Calabria, dove si imbarca clandestinamente su una barca diretta in Sicilia. Tornato a Marsala, costituisce e presiede la sezione marsalese di “Corda Fratres”, associazione mirante a risvegliare la vita post-bellica della città, ferita a morte dai bombardamenti, per mezzo di conferenze e spettacoli presso il Cine-Teatro Impero ed il Teatro Comunale. Nel ’44 arringa la cittadinanza comiziando in Piazza Loggia, dai gradini della Chiesa Madre, contro il sopruso del Governo Badoglio, il quale pretendeva che i giovani rientrati dal fronte, dichiarati in massima parte “prigionieri sulla parola” dagli Alleati, ribaltassero repentinamente il loro status bellico e imbracciassero nuovamente le armi. A seguito di tale comizio, si propagano per la città diversi focolai ed azioni di protesta. Per tali fatti, viene arrestato, processato dal tribunale Militare di Palermo e rinchiuso per un mese all’Ucciardone, insieme agli amici Lucio Galfano, Nino Pomilia e Gino Vita. Nel luglio ’46 consegue la laurea in giurisprudenza presso l’Università di Palermo e nel marzo ’48, dopo la pratica forense presso lo studio dell’Avv. Giuseppe Alagna, si iscrive all’Albo Avvocati e Procuratori di Trapani. In occasione del referendum istituzionale del ’46 per la scelta tra la repubblica e la monarchia, profonde tutto il suo impegno in favore dell’assetto statale repubblicano, contribuendo al raggiungimento nel Comune di Marsala della maggioranza dei voti in favore di questa soluzione, in controtendenza rispetto al risultato provinciale e regionale in favore della monarchia. Il 14 gennaio ’53, prende in moglie Maria Campanella, che gli da gli amati figli Piero, Massimo e Nicola, prematuramente scomparso insieme all’amico Giuseppe Casano in un tragico incidente stradale sulla litoranea sud. Intraprende un’intensa ed appassionata carriera politica, dapprima tra le fila del Partito Repubblicano Italiano, per il quale costituisce la prima sezione a Marsala e, dal ’56 in avanti, tra quelle della Democrazia Cristiana, militando nella corrente dorotea e avendo come leader nazionali di riferimento gli On.li Antonio Segni, Mariano Rumor e Flaminio Piccoli. Ricopre numerosi ruoli istituzionali: Consigliere Comunale dei comuni di Marsala e Salaparuta, Assessore Comunale di Marsala, Sindaco di Marsala e Salaparuta, componente e successivamente Presidente della Commissione Provinciale di Controllo di Trapani, Deputato all’Assemblea Regionale Siciliana per quattro legislature, Assessore Regionale all’Industria nei due governi dell’On. Piersanti Mattarella e nel governo dell’On. Mario D’Acquisto e, infine, Vice Presidente Vicario dell’Assemblea Regionale Siciliana. Svolge il suo ufficio con autorevolezza e rigore, impegnandosi per lo sviluppo economico del territorio e per l’ammodernamento del sistema infrastrutturale siciliano. Da Sindaco di Marsala, avvia le procedure per l’elettrificazione delle borgate cittadine, a cominciare da Petrosino, e per mezzo delle provvidenze ottenute grazie all’interessamento dell’On. Bernardo Mattarella realizza il sottopassaggio della Via Trapani ed il cavalcavia della Via E. Alagna. Da Sindaco di Salaparuta, avvia la ricostruzione a seguito del terremoto del ’68. Da componente della commissione parlamentare per l’agricoltura, ottiene vantaggi per diversi miliardi di lire in favore del settore vitivinicolo e serricolo della provincia, contribuendo in maniera decisiva alla nascita di cantine e consorzi di settore. Da componente della commissione parlamentare per gli enti locali, è determinante nell’attribuzione al nuovo Comune di Petrosino dell’ampiezza territoriale necessaria per la sua vita, superando con un intervento deciso le strettoie ed i limiti che la commissione aveva originariamente previsto, che avrebbero di fatto precluso la nascita del nuovo comune autonomo. Nella sua ultima consiliatura al Comune di Marsala si impegna per il riconoscimento formale della Madonna della Cava come Patrona della città. La Madonna della Cava, infatti, diviene originariamente Patrona Principale e Speciale Protettrice di Marsala per atto pubblico rogato dal notaio Ludovicantonio Donati in data 06 maggio 1788. Tuttavia, in proseguo, gli organi democratici non avevano ritenuto di confermare tale riconoscimento attraverso gli strumenti della democrazia rappresentativa. Pertanto, nel 1982, insieme all’Avv. Francesco Pizzo, si fa promotore come primo firmatario della proposta per il riconoscimento della Madonna della Cava come Patrona di Marsala, approvata con atto deliberativo del Consiglio Comunale di Marsala del 21 ottobre 1982 n. 225. Da Assessore Regionale all’Industria, gestisce tutta l’attività ed i lavori per la costruzione del metanodotto Algeria–Sicilia, della posa della conduttura nel canale di Sicilia, della condotta di transito verso la Calabria e della rete di distribuzione interna, ottenendo la metanizzazione di tuti i comuni della Provincia di Trapani e di tutte le aree industriali della Sicilia.
Lasciata la vita pubblica, si dedica completamente alla famiglia, prendendosi amorevolmente cura della moglie, dei figli e degli amati nipoti Salvatore, Maria Luisa, Nicola, Antonino, Valentina e Gloria.
Cronologia della Vita Pubblica
• ’46 – ’56 Consigliere Comunale di Marsala;
• ’49 – ’52 Assessore Comunale di Marsala;
• ’52 – ’54 Sindaco di Marsala;
• dal ’53 Cavaliere Ufficiale al Merito della Repubblica;
• ’56 – ’63 Componente della Commissione Provinciale di Controllo di Trapani;
• ’63 – ’66 Presidente della Commissione Provinciale di Controllo di Trapani;
• ’67 – ’86 Deputato all’Assemblea Regionale Siciliana;
• ’73 – ’74 Segretario Provinciale della Democrazia Cristiana;
• ’75’ – ’80 Sindaco di Salaparuta;
• ’76 – ’81 Assessore Regionale all’Industria;
• ’80 – ’85 Consigliere Comunale di Marsala;
• ’81 – ’86 Vice Presidente Vicario dell’Assemblea Regionale Siciliana.