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28/01/2020 06:00:00

Marsala, caso stradelle. Sturiano: "Colpa dell'amministrazione. Fanno i moralisti, ma..."

Ha suscitato molte reazioni e polemiche, e l'ennesimo scontro tra consiglio comunale e amministrazione, il caso dei nuovi pali della luce installati in una stradina non asfaltata della periferia di Marsala. Lavori non proprio urgenti e prioritari, ma che sono stati realizzati proprio adesso, quando ci avviciniamo alla fase calda della campagna elettorale.  Enzo Sturiano, lei ha detto in consiglio comunale che sostanzialmente è stata la Giunta a tendervi una trappola, ve l'ha fatto a posta. Perchè?

 

Ritengo di sì. Questi erano interventi che l'amministrazione aveva inserito nel piano triennale delle opere pubbliche. Sono barzellette quando sento dire da qualcuno che è indignato. Se uno si indigna non le “cala” nel Piano triennale. C'è una delibera di giunta, c'è un assessore proponente. Non mi sta bene che cadono dalle nuvole, significa che fanno qualcosa senza che se ne accorgono. E la cosa è grave.

 

C'è un assessore che firma, ma prima ancora ci sono dei consiglieri comunali che le propongono certe opere.

 

Forse le ha proposte qualche consigliere che stava nelle grazie dell'amministrazione. Perchè nel Piano triennale solo quello che decide l'amministrazione viene inserito. Noi abbiamo fatto emendamenti e interventi nell'interesse della città, dalla ristrutturazione di Palazzo VII Aprile, a Porta Garibaldi. I pali della luce nella stradella sono interventi inseriti per volere dell'amministrazione nel Piano triennale delle opere pubbliche.

 

L'assessore sotto “accusa” è Salvatore Accardi e il consigliere sarebbe Angelo Di Girolamo, al quale molti attribuiscono la paternità dei lavori nella stradella. Il consigliere Di Girolamo ha detto però di non saperne nulla e che ha firmato quell'emendamento assieme ad altri 17 consiglieri comunali. Insomma, ogni volta ognuno se ne lava le mani e non si riesce mai a risalire ai responsabili di certi pasticci.

 

Io sono abituato a non lavarmi le mani. E' un emendamento che non ho firmato io. Non capisco questi scandali, anche nelle periferie ci abitano persone, pagano le tasse, è giusto che abbiano opere di urbanizzazione.

 

Il problema è se ci sta una famiglia o ce ne stanno dieci.

 

Bisogna fare le dovute valutazioni. Vorrei capire i tecnici che valutazioni hanno fatto per inserire questi interventi nel Piano opere pubbliche dell'amministrazione.

 

Linda Licari dice che “bisogna portare avanti una politica che mira a guardare oltre alla stradina del mio vicino di casa o dell'amico che ha chiesto di illuminare la strada per due o tre case”.

 

Io non ho fatto nessun sopralluogo, non so dire se illumina due o tre case. So solo che sono opere messe nel Piano opere pubbliche dall'amministrazione comunale.

 

Luana Alagna ha detto che lei alimenta la cultura del sospetto. Che voleva dire?

 

Non ho mai portato avanti la cultura del sospetto, sono sempre stato molto chiaro e detto le cose come stanno. Ho avuto il coraggio di denunciare una delle tante cose poco chiare dell'amministrazione. Solo quando vengono fatte da loro tutto è lecito, quando vengono fatte da altre c'è la puzza sotto il naso. La loro è cultura del sospetto. Se qualcosa la fa il consiglio comunale per loro ci sono favoritismi, se le cose le fa l'amministrazione o qualche consigliere vicino non si parla più di favoritismi ma di cose legittime. Quello che ho denunciato io in consiglio comunale è diverso. La collega Linda Licari si è fatta asfaltare una piazza qualche giorno prima di un evento da lei voluto o organizzato, e questa è una cosa strana. Lei si è fatta approvare la manutenzione di quella piazza addirittura non con le somme per la manutenzione delle strade ma dell'acquedotto.

 

Qual è la piazza?

 

Quella di Conca bassa. La manifestazione era il Festival del Tramonto. Se le opere devono essere fatte ben vengano. Solo che se le fa il presidente del consiglio allora questo è un delinquente, se le fanno gli altri sono persone perbene. Sono atteggiamenti che non si possono tollerare e che denuncerò. Così come la collega Licari dice corbellerie quando sostiene che il consiglio comunale ha tolto somme per la zona di Conca e di San Filippo e Giacomo.

 

Parliamo di cose politiche. Giulia Adamo vorrebbe candidarsi, lei ha avuto modo di incontrarla. Come le è sembrata, carica, pronta per candidarsi?

 

L'ho trovata bene, lei vorrebbe dare un contributo alla città.

 

C'è la spada di Damocle del processo sulle spese pazze all'Ars in cui è imputata.

 

Certamente influisce sulla sua decisione. Credo che però un contributo alla città lo vuole dare.

 

Lei ha scelto il campo di Giulia Adamo per le amministrative?

 

No, ho mantenuto un dialogo politico con lei. Credo che sia abbastanza tenace e capace nel fare le cose. A differenza di questa amministrazione. Ad esempio sullo Stagnone, mi viene da ridere. La Provincia scrive che non ha soldi per la manutenzione dei pontili e chiede al Comune se vuole prendere la gestione, il sindaco risponde di sì ma solo dopo che l'ex Provincia abbia fatto la manutenzione. Non ha senso, è una barzelletta. Io ho detto che attraverso il Gal c'è la possibilità di ristrutturare i pontili, con finanziamenti a fondo perduto, basta muoversi e confrontarsi.

 

 

 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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