Si avvicinano le elezioni amministrative a Marsala, e, come accade ogni volta alla vigilia del voto, le tante trazzere di Marsala si riempiono, magicamente, di pali della luce e di manti bituminosi. Insomma, piccoli lavori pubblici che destano polemiche e sospetti.
E così è in questi giorni a Marsala per l'ennesima stradella di periferia, una "trazzera", nella quale sono all'improvviso spuntati i pali della luce. Come mai? La stradella si trova nella zona di Cardilla, in linea d'aria siamo vicini all'ospedale. E', per intenderci, la traversa di una stradina che si affaccia quasi all'imbocco della prima galleria dello Scorrimento Veloce Via Salemi - Birgi.
Abbiamo fatto, un giro, l'abbiamo trovata, ecco nel video qual è.
Fa parte di un gruppo di tre stradine che verranno illuminate e asfaltate a ridosso delle elezioni. Ma come mai? Bisogna risalire al Piano Triennale delle Opere Pubbliche, non quello di quest'anno, ma quello approvato il 17 Settembre del 2018. Proprio nelle fasi concitate dell'approvazione, un gruppo di consiglieri, come accade spesso, fece un maxi emendamento per stravolgere il piano della Giunta. Fu una cosa che fece molto arrabbiare il Sindaco Alberto Di Girolamo, che aveva previsto di concentrare gli interventi in alcune grandi vie, Via Salemi su tutte. Un manipolo di consiglieri, invece, preferì fare tante piccole spese. E così in un emendamento, tra edicole votive da ristrutture, la palestra della scuola media Ranna da riqualificare, e altre cose simili, spunta, al punto 7, di questo emendamento, la "realizzazione di impianti di illuminazione per messa in sicurezza sede viarie già individuate nel piano 2018: strada vicinale Contrada Matarocco, strada Case Titone Contrada Bambina, strada Piano Pipitone Contrada Cardilla". Eccole, le tre stradine della discordia. E la prima è proprio quella della quale parliamo: 400 metri di strada, vigneti, due casette. E pali della luce nuovi di zecca. Il tutto per 80.000 euro.
L'emendamento passò con il voto di 13 consiglieri: Sturiano, Alagna, Chianetta, Marrone, Gerardi, Coppola, Arcara, Di Girolamo, Genna, Ingrassia, Galfano, Alagna, e il grillino Rodriquez.
Cosa curiosa: oggi nessuno si ricorda chi ha inserito quelle stradine e perchè.
Il primo a scoprire la stradina è stato il consigliere comunale Flavio Coppola. Voleva in qualche modo attaccare l'Amministrazione Comunale. Ma dal Comune tecnici e assessori hanno fatto sapere che loro hanno eseguito una volontà della maggioranza del consiglio.
L'assessore ai lavori pubblici, Accardi, va giù duro. La polemica diventa politica. Ginetta Ingrassia si dice "indignata". La seguono altri consiglieri comunali che puntano il dito contro l'Amministrazione Comunale: "Perchè Accardi dice che la responsabilità è nostra?". L'idea è quella di una polpetta avvelenata.
E' vero, la stradina della discordia è stata messa tra quelle da illuminare, ma secondo il presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano e compagnia c'è una sorta di regia, che puntava a creare lo scandalo sotto elezioni. Lo spiega bene Flavio Coppola: "L'Amministrazione Comunale spesso disattende le indicazioni del consiglio comunale, e questa volta invece le ha eseguite". E' lungo l'elenco di lavori approvati dal consiglio comunale e non realizzati dal Comune. Perchè si dà precedenza alla "trazzera" di Contrada Cardilla?
I tecnici del Comune, dal canto loro, dicono che l'intervento andava fatto obbligatoriamente ora. Ma Sturiano non ci sta: "Sulla stradina è tutto regolare - dichiara - perchè si tratta di una delibera votata regolarmente in consiglio comunale. Piuttosto, il Comune di deve spiegare perchè ha distratto alcune somme della manutenzione dell'Acquedotto per asfaltare delle strade ...". Ecco il suo intervento in consiglio comunale
Ma la domanda vera da porsi è: chi ha voluto che la stradina fosse illuminata? Dove nasce l'idea? Qui viene il bello. Perché in consiglio tutti fanno finta di nulla, anche se, sottovoce, fanno il nome del consigliere Angelo Di Girolamo, che si sarebbe messo d'accordo con altri consiglieri per mettere insieme le tre stradine nell'emendamento. Nulla di irregolare, per carità, politica vecchia, semmai. Il consigliere interessato replica: “Non so nemmeno dove si trovi di preciso questa stradina, è stata inserita l’illuminazione in questione in una serie di emendamenti e a firmare siamo stati in 18 consiglieri”. Evviva.