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21/01/2020 16:44:00

Sapeva dei "favori" del suo vice, ma non ha denunciato. Condanna per la sindaca di Erice

 La sindaca di Erice Daniela Toscano sapeva ed ha omesso di presentare denuncia. Così è arrivato per lei  un decreto penale di condanna, da parte del Gip di Trapani, con il pagamento di una multa di 400 euro. Adesso Toscano ha 15 giorni di tempo per fare opposizione, altrimenti la condanna diventa definitiva. 

Secondo il giudice "la responsabilità penale" della Sindaca appare "pienamente provata". L'articolo è il 361 codice penale: "Il pubblico ufficiale, il quale omette o ritarda di denunciare all'Autorità giudiziaria, o ad un'altra Autorità che a quella abbia obbligo di riferirne, un reato di cui ha avuto notizia nell'esercizio o a causa delle sue funzioni, è punito con la multa da trenta euro a cinquecentosedici euro".

La vicenda ruota attorno alla realizzazione di uno scivolo per agevolare l’accesso al bar gestito dal marito della consigliera comunale Francesca Miceli. A rivelare che Toscano era a conoscenza di tutto era stata la stessa Miceli nel corso di una intervista rilasciata a Tp24: “Mio marito, Fabio Grammatico, non si rivolse subito all'assessore. Prima chiamò la Sindaca Daniela Toscano, per chiedere di realizzare questo piccolo scivolo. Toscano gli risponde di parlare con Catalano, che era vice sindaco e assessore al ramo. Mio marito chiama Catalano, che chiede la foto del particolare dove dovevamo realizzare lo scivolo. Mio marito chiede a me di inviare a Catalano la foto. In quel momento Catalano mi chiede di parlare con me a proposito del piano rifiuti che doveva essere discusso in consiglio, dato che non avevo partecipato alle riunioni politiche. Io comunque facevo parte della maggioranza, avrei votato il piano rifiuti”.

Daniela Toscano, invece, ha sempre negato di essere a conoscenza della vicenda come, invece, è emerso dalle intercettazioni. Vicenda per la quale Francesca Miceli è stata rinviata a giudizio.

Secondo l'accusa, su richiesta della consigliera, l'ex assessore comunale Angelo Catalano - finito poi agli arresti domiciliari- avrebbe imposto all'impresa "Studio due costruzioni" di Girolamo Poma, di sospendere dei lavori che stava eseguendo per conto dell'amministrazione ericina, per andare a rimuovere la barriera architettonica che intralciava l'ingresso al bar di via Cosenza, gestito da Fabio Grammatico, marito di Francesca Miceli. In cambio del "favore" lei avrebbe votato a favore del Piano rifiuti.



Native | 2024-07-16 09:00:00
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