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20/01/2020 19:15:00

Trapani, "La notte nazionale del Liceo Classico" e il quid in più dello Ximenes

Questo anno il Liceo Classico dell’Istituto Fardella-Ximenes ha scelto come tema ministeriale il Teatro Antico per la VI edizione de "La notte nazionale del Liceo Classico", dedicando la serata alla rappresentazione di scene tratte da quattro drammi: tre tragedie e una commedia greche.

Gli studenti suddivisi in gruppi teatrali sono stati impegnati in rappresentazioni, convegni, coreografie, sfilate, concerti. Tutte attività volte a spiegare ai ragazzi più giovani perché la scelta del liceo classico potrebbe essere vincente. Tutte attività che hanno messo in evidenza quanto nel Liceo Classico Ximenes di Trapani si ponga attenzione alla formazione culturale e umana dello studente.

Dietro le rappresentazioni teatrali, un magistrale lavoro di coordinamento di tutto il corpo docenti. Tra loro, il professor Massimo Bruno ha curato la prolusione e l’aspetto tematico culturale, il professor Renato Lo Schiavo ha seguito l’aspetto artistico espressivo e la professoressa Antonella Simonetti ha realizzato le coreografie, coordinando circa 90 studenti, e ideato abiti con materiale riciclato per una sfilata in pieno centro storico.

Il risultato è stato una serata coinvolgente e istruttiva, in cui il teatro classico ha ripreso vita in chiave moderna con diverse forme di espressione e comunicazione attraverso linguaggi del corpo, della musica e della parola che hanno reso a tutti i presenti facilmente fruibili e di immediata comprensione i contenuti rappresentati, anche quelli in lingua greca originale.

“La notte nazionale dei Licei” è stata occasione per gli studenti dell’intero Liceo Classico Ximenes di diventare testimonial del metodo di studio adottato e del lavoro dell’intero corpo docente a cui va il merito di gestire attività come queste dentro il percorso di formazione scolastico, continuando a dare importanza e centralità alle discipline senza disperdersi in attività collaterali inutili.

Il dirigente scolastico, Filippo De Vincenzi ha sottolineato, nel discorso di apertura della serata, in contro tendenza ad una opinione molto diffusa, che “La scuola non è una azienda, la scuola non fa pubblicità, la scuola fa informazione” evidenziando come questa tipologia di eventi è qualcosa di molto diverso dalla così detta pubblicità della scuola-azienda.

Spiega il professor Massimo Bruno: “La scuola è un centro culturale ed educativo che deve dare una immagine coerente con quello che è. Queste attività, che sembrano ludiche, e lo sono perché i ragazzi si divertono, sono, e non posso non esserlo, strettamente collegate con l’impianto culturale della scuola. Ecco perché scegliamo temi come il Mito e il Teatro. Però dentro questi temi i ragazzi “fanno”, agiscono. Questo è un momento più pratico che teorico. Mostrano agli altri concretamente quello per cui si sono preparati ma anche quello che hanno studiato. Il liceo classico è volto non solo al pensare ma anche all’agire. Acquisire competenze utili per ragionare correttamente e fare le scelte giuste e fare anche le azioni giuste e assumere i comportamenti giusti. E’ questa la formazione a cui lavora il Liceo Classico Ximenes, volta alla formazione di un “umano” che crede nei valori della condivisione, della solidarietà, della cultura e non semplicemente del successo, del denaro etc. I nostri ragazzi escono da qui e si formano in questo modo. Questo significa quanto può fare la cultura e quanto poco teorica sia la vera cultura se ti trasforma come persona”.

Una cultura umanistica che nell’ex Collegio dei Gesuiti si respira e si vive da 400 anni, che il Liceo Classico Ximenes è riuscita ad attualizzare adottando un metodo di studio moderno finalizzato alla formazione di una “generazione di valore” a cui viene trasmesso il senso di appartenenza alla scuola e al territorio, come testimoniano le parole del professor Lo Schiavo: “I ragazzi sentono la scuola come propria hanno la felicità di stare a scuola, di fare qualcosa che li coinvolge a pieno titolo che fa sentire la scuola come il loro luogo di crescita. Questa è la cosa più bella che ci possa essere! In questo luogo si sono formate le menti più belle della nostra splendida città. Noi abbiamo avuto due ministri dell’istruzione, ex alunni. Uno Nunzio Nasi, grazie al quale siamo stati promossi con sei, perché prima si facevano gli esami in tutte le materie ogni anno. L’altro Giovanni Gentile, sua la riforma per cui è nato il liceo classico e scientifico. Abbiamo una grandissima storia e questi ragazzi devono continuarla per i prossimi 400 anni.

Anna Restivo
 



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