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10/01/2020 06:00:00

Salemi. Crimi chiede al Prefetto la rimozione di sindaco, assessori e consiglieri

 

Non parlate di debiti fuori bilancio al consigliere comunale Francesco Giuseppe Crimi.

Vede subito rosso!

In qualità di capogruppo del movimento “Futuro”, sostiene di essere è stato l’unico dai banchi dell’opposizione a dare battaglia su questo tema.

Crimi, che è anche esponente politico di Fratelli d’Italia, promette di continuare fino a quando si porrà fine a ciò che lui reputa essere diventato “un consolidato e pericoloso modus operandi che non trova confronto in nessuna altro comune d’Italia.”

Sostiene che tutti gli ordini del giorno delle sedute del Consiglio Comunale, per la precisione, dal 5 Giugno al 23 Dicembre del 2019, sono stati per la maggior parte costituiti da debiti fuori bilancio.

La “rivelazione” plastica l’ha avuta il penultimo giorno dell’anno appena trascorso.

Quando, nell’ultimo Consiglio del 2019, è stato approvato, con solo due voti contrari dell’opposizione, il Conto Consuntivo per il 2018.

La classica goccia che fa traboccare il vaso.

Non pago delle motivazioni manifestate in Consiglio comunale, ha ritenuto di dovere ufficializzare le argomentazioni della sua opposizione con una lettera inviata sia al Prefetto di Trapani, sia alla Procura della Corte dei conti.

Il suo esposto si conclude con la richiesta, qualora il Prefetto ne ravvedesse gli estremi, dell’applicazione dell’articolo 142 del Testo Unico degli Enti Locali, che prevede che “il Sindaco, i componenti dei consigli e delle giunte, i presidenti dei consigli circoscrizionali possono essere rimossi quando compiano atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge o per gravi motivi di ordine pubblico”.

L’esponente dell’opposizione è stato spinto a prendere la drastica decisione dopo avere realizzato che in soli sei mesi di attività il Consiglio Comunale di Salemi ha approvato circa 523.489,72 euro di debiti fuori bilancio.

Parte dei quali, euro 305.941,8 circa, sottolinea Crimi, costituite da transazioni poste in essere tra il Comune di Salemi ed i vari creditori, “senza alcun impegno di spesa da parte del Comune e successivamente portate in consiglio e approvate come debiti fuori bilancio.”

Un andazzo che , a suo dire, dimostra “l’incapacità dell’Amministrazione che fa capo a Venuti, dal 2015 ad oggi di “fare fronte alla gestione ordinaria del Comune e l’indebito ricorso ai debiti fuori bilancio utilizzati alla stregua del sistema di pagamento ordinario.”

La tesi di Crimi si basa sulla considerazione che i debiti fuori bilancio si caratterizzano per la loro “imprevedibilità e sopravvenienza” e pertanto non è ammesso.

Cosa che non sono, ad esempio, le rette di ricovero non corrisposte negli anni passati dal Comune che costituiscono buona parte dell’ammontare complessivo.

Una gestione giudicata pericolosa e preoccupante e che necessita un intervento esterno, quella del Prefetto, per la tutela dei cittadini Salemitani.

A fondamento delle sue accuse, Crimi fa riferimento alla relazione dei Revisori dei Conti allegata alla delibera consiliare del rendiconto di gestione 2018.

Nel documento le criticità riscontrate riguardano l’elevato importo del totale dei residui attivi; la scarsa capacità di riscossione delle entrate proprie dell’Ente; il mancato rispetto della normativa prevista per la tempestività dei pagamenti; e le differenze, poco significative, tra il riaccertamento ordinario dei residui passivi e la determinazione degli stessi in fase di rendiconto.

Sono questi i motivi per i quali i Revisori hanno espresso con riserva il loro giudizio positivo e sollecitato a provvedere, entro i termini per l’approvazione del rendiconto 2019, alla eliminazione delle elencate criticità.

Ma per Francesco Giuseppe Crimi, la posizione del Revisori non è sufficiente e non crede che possa indurre a cambiare rotta.

“Siamo di fronte ad un Comune che va avanti per forza di inerzia nell’assenza di un’attività amministrativa capace di incidere sulla gestione delle problematiche e che sul piano contabile si sostanzia”, ha concluso la sua requisitoria.

Da qui l’appello a Prefetto e Corte dei Conti “nell’ esclusivo interesse dei cittadini salemitani che con fatica possono ancora sostenere sulle proprie spalle il peso di un’amministrazione comunale così inconcludente e nel frattempo tanto pericolosa per lo status generale dell’economia locale”.

Parole dure, quelle di Crimi, che appaiono come dardi infuocati lanciati da un abbacinante deserto, senza dubbio, contro l’Amministrazione, ma anche, ci è sembrato, in direzione di chi lo ha abbandonato a poco meno di un mese dal risultato elettorale.

Franco Ciro Lo Re