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10/01/2020 09:05:00

Truffa nei collegamenti con le Egadi, sequestrati i traghetti "Ulisse", "Caronte" e "Pace"

09,15 - Nel registro degli indagati sono finiti Sergio La Cava, 56 anni, consigliere e amministratore delegato della 'Ngi Spa' (incorporata nel 2017 dalla Caronte & Tourist Isole Minori Spa) e legale rappresentante della 'Maddalena Lines Srl' (società partecipata nel 70% dalla Ngi Spa ed armatrice della "Pace"), Luigi Genchi, 55 anni, consigliere e amministratore delegato della Ngi Spa, Edoardo Bonanno, 48 anni, amministratore delegato della Caronte & Tourist Isole Minori Spa e Vincenzo Franza, 55 anni, presidente della Caronte & Tourist Isole Minori Spa e già consigliere delegato della Ngi Spa. La società Caronte & Tourist Isole Minori Spa è stata segnalata per la responsabilità amministrativa derivante da reato.

Questa intanto la nota della società:

Con riferimento alle allarmistiche notizie di “blocco della Sicilia” a seguito del sequestro di navi di una delle società del Gruppo, Caronte & Tourist precisa che il traghettamento da e verso la Sicilia e le sue isole minori continua a essere regolarmente effettuato.
Il provvedimento dell’autorità giudiziaria, relativo a questioni interpretative delle attuali normative in materia di trasporto di persone a mobilità ridotta, non inficia la continuità della continuità nell’esercizio dei collegamenti marittimi in parola che quindi procedono nei termini ordinariamente previsti.
Il Gruppo Caronte & Tourist ribadisce dunque la propria fiducia nell’operato della magistratura e la certezza di poter dimostrare l’assoluta limpidezza dei comportamenti aziendali e dei manager destinatari di informazione di garanzia.

08,10  - "Ulisse", "Caronte"  e "Pace", sono i nomi dei tre traghetti sequestrati dalla Guardia di Finanza di Palermo e di Messina alla Società Caronte & Tourist Spa, società che ha subito il sequestro di beni, quote societarie e somme di denaro per un valore di 3,5 milioni di euro.

L'inchiesta che vede indagati quattro amministratori delle Società di navigazione riguarda una truffa ai danni della Regione ed è scaturita dalla verifica del bando di assegnazione per i collegamenti con le isole Egadi Egadi aggiudicati nel 2015 dalla Società Navigazione Generale Italiana poi incorporata nel 2017 nella Caronte Spa.

Per cinque anni è stato aggiudicato l'appalto che valeva 15,9 milioni di euro con un ribasso fino a 5,3 milioni, per i collegamenti Trapani Egadi che si doveva tenere con il traghetto "Pace" perché considerato idoneo al trasporto in sicurezza di persone con disabilità, in realtà i militari hanno scoperto che non solo la motonave non era idonea a questo tipo di trasporti ma che la società ha frequentemente cambiato la motonave designata esclusivamente alla tratta Egadi Trapani con le altre motonavi Ulisse e Caronte senza autorizzazione della stazione appaltante e anche queste non idonee al trasporto di passeggeri disabili. Qui il Comunicato nel dettaglio della Guardia di Finanza:

I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Palermo, in collaborazione con i colleghi del Nucleo PEF di Messina, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica peloritana, hanno dato esecuzione al decreto emesso dal G.I.P. del Tribunale di Messina con il quale è stato disposto, nei confronti della CARONTE & TOURIST ISOLE MINORI S.p.A. e di S.L.C., classe ’63, nella sua qualità di amministratore della Navigazione Generale Italiana (N.G.I.) S.p.A. (incorporata nel 2017 dalla CARONTE & TOURIST ISOLE MINORI S.p.A.), il sequestro preventivo delle navi-traghetto (n/t) “Pace”, “Caronte” e “Ulisse”, attualmente impiegate nei collegamenti La Maddalena/Palau, Trapani/Isole Egadi e Palermo/Ustica, nonché di somme di denaro, beni mobili ed immobili e quote societarie, fino alla concorrenza di oltre 3,5 milioni di euro.
Segnalati all’A.G. anche L.G., classe ’64, E.B., classe ’72 e e V.F., classe ’64, con ruoli di amministrazione nella Navigazione Generale Italiana (N.G.I.) S.p.A. e nella Caronte & Tourist.
I reati ipotizzati sono quelli di truffa per il conseguimento di pubbliche erogazioni, falsità ideologica e frode nelle pubbliche forniture ai danni della Regione Siciliana.
La CARONTE & TOURIST ISOLE MINORI S.p.A. è stata segnalata per la responsabilità amministrativa derivante da reato ai sensi del d.lgs. n. 231/2001.
La Navigazione Generale Italiana (N.G.I.) S.p.A. si era aggiudicata nel 2015 il lotto II (Trapani-Isole Egadi) del bando di gara della Regione Siciliana (Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità) per il servizio di collegamento marittimo per cinque anni tra la Sicilia e le sue isole minori. Il valore del lotto II era di circa 15,9 milioni di euro, con aggiudicazione, tramite significativo ribasso, a 5,3 milioni di euro.
Per partecipare e aggiudicarsi la gara ciascuno dei concorrenti aveva individuato una nave-traghetto (la N.G.I. aveva designato la “Pace”) da dedicare esclusivamente alla tratta oggetto del singolo lotto, dotata di stringenti caratteristiche strutturali volte a consentire la navigazione in piena sicurezza anche alle persone a mobilità ridotta (“P.M.R.”). Rientra in tale nozione chiunque abbia una particolare difficoltà nell’uso dei trasporti pubblici, compresi gli anziani, i disabili, le persone con disturbi sensoriali e quanti impiegano sedie a rotelle, le gestanti e chi accompagna bambini piccoli.
Gli approfondimenti investigativi svolti dal Nucleo P.E.F. di Palermo hanno consentito di accertare che la nave “Pace” presenta gravi carenze tecniche e strutturali in ragione delle quali non è assolutamente possibile trasportare in sicurezza persone a mobilità ridotta. Tali difformità (rispetto a quanto previsto sia dalla normativa vigente che dal bando), accertate anche dai competenti organi tecnici nel corso delle periodiche attività ispettive, non sono mai state sanate e, conseguentemente, non avrebbero consentito la partecipazione né, soprattutto, l’aggiudicazione della gara alla N.G.I. S.p.A. (ora Caronte & Tourist Isole Minori S.p.A.).
Le indagini hanno altresì consentito di riscontrare l’avvenuto ricorso a sostituzioni irregolari del traghetto designato per la tratta Trapani/Isole Egadi, non autorizzate preventivamente dalla stazione appaltante, ma, soprattutto, avvenute con ulteriori traghetti (“Caronte” e “Ulisse”) anch’essi carenti dei requisiti previsti per il trasporto delle P.M.R. Ulteriori mirate ispezioni delle navi con l’ausilio di ingegneri navali, nominati consulenti tecnici dall’A.G. inquirente, hanno definitivamente confermato l’ipotesi investigativa, sgombrando ogni dubbio circa la assoluta inidoneità di tutti e tre i traghetti e sul conseguente concreto rischio (in caso di naufragio, incendio ecc.) per l’incolumità delle P.M.R.
La normativa nazionale vigente, in linea con quanto previsto dal diritto dell’Unione Europea in tema di aiuti di Stato, al fine di rendere economicamente conveniente l’esecuzione del fondamentale servizio di collegamento di linea, prevede cospicui contributi a beneficio degli aggiudicatari, sulla scorta di una stima del costo di gestione della tratta, al netto dei ricavi derivanti dalla vendita dei titoli di viaggio.
L’ammontare delle contribuzioni pubbliche indebitamente percepite nel periodo 2016-2019, quantificato dagli specialisti del Nucleo PEF di Palermo in oltre 3,5 milioni di euro, è stato oggetto di sequestro nei confronti della società e degli indagati.
I mezzi navali sequestrati sono stati affidati ad amministratori giudiziari nominati dal GIP, mentre la società armatrice è stata designata custode.
L’odierna attività evidenzia, ulteriormente, l’importante ruolo svolto dalla Guardia di Finanza a contrasto dei reati contro la Pubblica Amministrazione e degli sperperi di risorse pubbliche e la costante attenzione che il Corpo ripone nella tutela delle regole della libera e leale concorrenza e delle fasce più deboli della collettività.



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