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24/12/2019 06:00:00

Salvatore Lombardo: “Così lavoriamo per il Marsala. Ecco cosa è accaduto all'Enoteca"

Il vino Marsala da anni è in crisi, non riesce ad uscire dalla nicchia. Un vino che potrebbe essere colonna portante dell'economia del territorio, ma che oggi non ha più, ad esempio un consorzio Doc. Notaio Salvatore Lombardo, ex sindaco di Marsala, e presidente di Strada del Vino Terre d'Occidente, con la cancellazione del Consorzio Doc dal Ministero dell'Agricoltura si è toccato il fondo. Stiamo risalendo un po' adesso, cosa si sta facendo per far uscire dal guado il vino Marsala?

 

Stiamo risalendo. La Strada del Vino mi ha dato incarico di far rinascere il Consorzio del vino Marsala. Eravamo arrivati a buon punto. Quasi tutte le aziende erano pronte ad aderire, ci siamo bloccati per un intoppo che riguarda un'azienda molto importante della nostra città che produce una quantità importante del vino Marsala, la Florio.

 

Che tipo di problemi ci sono stati?

 

Loro erano pronti ad aderire poi hanno avuto un ripensamento perchè desideravano che all'interno del consorzio ci fossero delle condizioni aggiuntive, che a mio parere potevano migliorare il consorzio. Ci siamo lasciati ad agosto, nell'ultimo incontro con il responsabile della Florio, che dovevamo rivederci a settembre per definire il tutto. Purtroppo è stato colpito da una malattia, e ci sono stati impedimenti personali. Per il resto il consorzio era pronto a ripartire, il Ministero aveva dato l'ok allo statuto e il consenso ad andare avanti. Mi auguro che si possa continuare. Bisogna affrontare il consorzio vino Marsala con idee nuove. Quando io ho fatto il sindaco avevamo creato VinOro. In Italia si chiamava così, in Spagna si chiama Vinoble. Solo che era una lotta impari, perchè là c'è un consorzio che sosteneva tutte le spese. Se si crea un nuovo consorzio bisogna farlo seriamente.

 

Lei avverte che ci siano, attorno al nuovo Consorzio, delle idee e delle forze nuove?

 

Sì, senza dubbio. Ci sono dei giovani imprenditori. Tenere insieme 46 aziende vinicole non è facile. Noi della Strada del Vino ci siamo riusciti però. Non abbiamo avuto lotte interne, mi auguro che anche il nuovo Consorzio possa procedere in armonia.

 

L'Unione Europea impegna gran parte del suo bilancio proprio per il sostegno all'agricoltura, e quindi anche al vino. I fondi ci sono, ci sono decine di milioni di euro, manca forse la volontà?

 

Bisogna dire però che le nostre aziende sono davvero cambiate. Fanno davvero qualità, non fanno più quantità. Anche le cantine una volta non producevano qualità ma quantità. Oggi non è più così. I nostri vini sono apprezzati ovunque. Le aziende fanno un lavoro che dovrebbero fare altri. Oggi ogni azienda ha una cantina, uno spazio di degustazione, accolgono turisti. E' fondamentale che il turismo, una valvola importante dell'economia della città, deve tenere conto di tutte queste realtà. E ovviamente metterle e tenerle assieme è difficile, perchè ogni azienda ritiene che il proprio vino sia migliore. Ma bisogna fare rete.

 

Qualche giorno fa all'Enoteca comunale c'è stato un brindisi di fine anno che è stato “insaporito” da polemiche per degli interventi che sono sembrati dei veri e propri atti di accusa nei confronti dell'amministrazione comunale di Marsala, ad opera del presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano, e della responsabile comunicazione della Strada del Vino, Rosa Rubino, che è anche moglie del notaio Lombardo. A queste dichiarazioni ha risposto su Facebook l'assessore Rino Passalacqua e Linda Licari, che hanno parlato di “spettacolo indegno”. Cosa avete detto di scandaloso?

 

C'erano circa 100 persone presenti e sanno cos'è successo esattamente. Quando si fanno gli auguri, quando si guarda ad esempio all'anno nuovo, ci si augura, appunto, che l'anno nuovo vada meglio di quello passato. Mia moglie, che ricopre un ruolo per la Strada del Vino affidatole dal consiglio direttivo e non percepisce stipendio, nel fare gli auguri ha detto “spero che il prossimo anno sia migliore, che si possa girare pagina”. Qual è lo scandalo? Ho sentito dire che ci sono state accuse e offese. Io non le ho sentite, ma se ci sono state pregherei di fare querela con ampia facoltà di prova.

 

Gli assessori avrebbero abbandonato offesi la cerimonia.

 

Chi ha abbandonato è stato l'assessore Rino Passalacqua. In quel momento c'era anche l'assessore Baiata che mi ha detto che il collega era andato via perchè non gli è piaciuto quello che aveva sentito e che lui doveva anche andare via perchè erano in auto insieme. Anche quando siano state fatte delle critiche, qual è il problema?

 

Passalacqua ha parlato di “spettacolo ridicolo”.

 

Ognuno ha il proprio senso del ridicolo. Io potrei dire che molti sembrano Stanlio e Onlio. Io non seguo i social, e ho ricevuto molte segnalazioni sulle reazioni. Ritengo che prima di esprimere giudizi si debbano ascoltare le due campane.

 

Alcuni imprenditori vitivinicoli hanno espresso solidarietà a Passalacqua.

 

E' un sistema democratico. Si convoca l'assemblea e se ci sono persone che sono contro di me si mette tutto ai voti. Io sono là, credo di avere la fiducia degli imprenditori.

 

Altro caso è quello di quest'estate, quando c'è stato un bando che l'assessore Passalacqua avrebbe girato ai vostri uffici per la presentazione di un progetto con copertura regionale. Questo bando non lo avete attenzionato, ma lo avete fatto sapere solo due giorni prima della scadenza.

 

E' vero. Lo avevamo avuto sette giorni prima, quindi due giorni prima mi sembra un buon periodo di differenza. Per partecipare a queste cose desideriamo essere informati per tempo, capire e studiare, non sette giorni prima. E' stato detto che la Strada del Vino dovrebbe fare molte cose. Noi abbiamo un bilancio di 30 mila euro, che mettono i soci, e vanno via per personale, costi di gestione, e non abbiamo fondi. In tutta la Sicilia le Strade del Vino organizzano sempre con aziende e con il Comune. Le Strade del Vino nascono con questo spirito. Quando si dice che è assurdo che l'enoteca comunale sia gestita in questo modo, con la pizzeria, non si sa che la legge lo consente e che tutte le enoteche siciliane sono chiuse. E' aperta quella di Marsala e altre poche, che sono gestite anche in questo modo. L'enoteca di Siena, ad esempio, ha all'interno un bellissimo ristorante che è il migliore della città. Parlare senza sapere nulla non va bene. Dovrebbero esprimere giudizi le persone competenti.

 

 

 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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