Ecco a che punto è il baratro di civiltà in cui sembra sprofondata l'Italia. Muore una bambina di 5 mesi, la madre urla il suo dolore, nella sala d'attesa non c'è solidarietà, ma commenti razzisti.
Questi i fatti: la mattina di sabato scorso, 14 dicembre, la mamma della piccola, una donna nigeriana residente a Sondrio, si era accorta che la piccola non stava bene e non respirava normalmente. È scesa in strada chiedendo aiuto e ha trovato un uomo che ha portato lei e la piccolina in ospedale in auto. Quando sono arrivati al Pronto soccorso dell'ospedale civile di Sondrio, però, la bimba era in condizioni disperate e non respirava già da tempo. I medici che l'hanno presa in cura non hanno potuto salvarle la vita. Poco dopo al nosocomio è arrivato anche il papà della neonata, avvisato dalla madre, e i genitori hanno purtroppo ricevuto la terribile notizia. Si può solo immaginare lo strazio che ne è seguito.
Alla scena che è seguita ha assistito una giovane, Francesca Gugiatti, che era al pronto soccorso per un malore e che poi ha scritto su Facebook: "Dalla sala d'attesa iniziano commenti di ogni tipo. Chi parla di riti tribali, chi di satanismo, chi di scimmie, chi di 'tradizioni loro', chi di manicomi. Giudizi, parole poco appropriate, cattiveria, tanta". "La tristezza ha iniziato ad invadermi - ha raccontato agli amici la ragazza -. Nel frattempo ho sperato più che mai che calasse il silenzio fra le voci insopportabili e malvagie di quegli individui. E invece no, anche di fronte alla morte di un innocente, le voci hanno continuato. La più tremenda è stata: 'Tanto loro ne sfornano uno all'anno'. Siete davvero schifosi".