“La stagione estiva 2020 sarà quella buona per vedere finalmente operativo il Marina di Marsala. Il porto che da decenni la città aspetta”.
Così scrivevamo due anni fa, al termine della conferenza stampa al comune di Marsala, nella quale, l’amministrazione del sindaco Di Girolamo ma soprattutto i rappresentanti della MYR, l’amministratore unico Massimo Ombra e per la parte tecnica il progettista, Francesco Di Noto, spiegavano – alla presenza del comandante del porto dell’epoca Gianluigi Bove - tutto il progetto, le varie fasi di attuazione e fissavano la fine dei lavori e l’inaugurazione per la stagione estiva 2020 (qui potete leggere l'articolo). A due anni di distanza, però, non solo siamo sicuri che il Porto di Marsala entro la prossima estate non sarà pronto, ma i lavori, che dovevano iniziare molto tempo prima, rinviati più volte, e che dovevano iniziare a settembre 2019, non sono ancora iniziati e al momento non si sa quando e se inizieranno.
Questa la situazione di blocco totale su quello che è il progetto previsto dall’iniziativa privata che, dopo anni di rinvii, inchieste giudiziarie e tanta burocrazia, ora che, in teoria non dovrebbe avere più ostacoli, purtroppo, non parte.
Sull’altro fronte, quello "pubblico”, anche se il porto è uno solo, la novità è che l'assessorato regionale alle Infrastrutture ha appaltato la gara d’appalto per i lavori di completamento della banchina curvilinea del porto e la riqualificazione della retrostante «calata». I lavori per un importo totale di 800 mila euro, sono stati assegnati ad un'impresa catanese.
Si dice soddisfatto il presidente della Regione, Nello Musumeci: «Andiamo avanti con passo spedito - le sue parole - verso il raggiungimento di uno degli obiettivi del mio Governo: la messa in sicurezza e il completamento del Porto di Marsala».
Altrettanto soddisfatto si dice dal canto suo l'assessore alle Infrastrutture Marco Falcone aggiunge: «Avevamo preso l'impegno ad accelerare un'opera che Marsala attende da anni e così è stato. Entro l'anno prossimo la Sicilia Occidentale, un territorio a grande vocazione marittimo-turistica, potrà contare su una infrastruttura portuale realmente moderna ed efficiente».
In realtà non è proprio così, come dicono Musumeci e Falcone. Non sono questi i lavori - seppur assolutamente necessari - e non sono queste le cifre che occorrono per avere un porto pienamente operativo e sicuro, sia dal punto di vista commerciale che turistico. Questi, consentiranno, al momento, di sistemare la banchina curvilinea, ormai totalmente inutilizzabile da oltre 15 anni, da quando, da Marsala, partiva il traghetto per Livorno, che portò, anche a causa di fondali troppo bassi, al crollò della struttura. Per tanti anni, nonostante le sollecitazioni dei diversi comandanti della Capitaneria di Porto, le condizioni sono rimaste in totale abbandono.
Sul porto di Marsala incombe sempre il grande mistero del progetto per decine di milioni di euro, per la messa in sicurezza del porto, che è stato abbandonato dall'Amministrazione Comunale e non ha ricevuto la Valutazione di Impatto Ambientale (qui il nostro articolo).
Un porto, quello di Marsala che, per quanto accaduto in questi anni, sembra non avere per un motivo o per un altro, la giusta ed adeguata riqualificazione e tantomeno la sua messa in sicurezza. Nei giorni scorsi sindaco Alberto Di Girolamo ha incontrato l'assessore regionale alle Infrastrutture Falcone proprio per scongiurare il rischio che il porto di Marsala perda la caratterizzazione commerciale.
C’è il rischio concreto, infatti, della perdita del finanziamento regionale di 27 milioni di euro, che dovrebbe portare, quello sì, al via degli importanti interventi sul porto che ad oggi, continua a rimanere abbandonato a se stesso, bloccando sia lo sviluppo e la crescita delle attività commerciali e della pesca, sia quelle legate al turismo nautico.