Ombretta Nizza, titolare, insieme al marito, dell’ex lido Tre Torri, nella punta di San Teodoro a Marsala, torna a parlare delle vicende che hanno riguardato il lido. Una struttura che sorgeva in una delle zone più delicate della costa, nella punta nord della riserva dello Stagnone, e che più volte ha fatto parlare di sè per le inchieste giudiziarie, e per casi di presunta mala gestione della zona.
L’anno scorso la Corte di Giustizia Amministrativa, dopo un procedimento durato mesi, ha revocato la concessione demaniale alla signora Nizza per il lido. Adesso la titolare della struttura torna a parlare di quello che è successo, dei messaggi di apprezzamento arrivati dai clienti passati, della sentenza che definisce “ingiusta”, e di quello che è successo in quello spicchio di mare. Annuncia anche che pubblicherà un libro su quello che definisce un calvario durato 20 anni. Ecco la lettera con cui si rivolge ai suoi clienti.
Gentilissimi clienti nel ringraziarvi vivamente per i vostri apprezzamenti sulla mia gestione mi sento in dovere di dirvi pubblicamente che siete stati l'orgoglio più grande che un ex gestore possa ricevere dai suoi affezionati clienti. Mi avete fatto sognare e sentire utile e importante perché in migliaia siete venuti a trascorrere le vostre vacanze in quella perla di location definita "I Caraibi in Sicilia" scegliendo i miei servizi, la mia cucina e soprattutto la mia gestione. Siete arrivati da tutte le parti del mondo, Sicilia, Italia ed Europa. Che grande soddisfazione è stata la mia nell'ospitarvi. In tanti mi avete chiesto perché il lido della sig.ra Ombretta sia stato chiuso definitivamente. Io pubblicamente vi dico che non è semplice raccontarvi e spiegarvi il mio calvario di 20 anni di attività che si spegne con il rigetto di una Sentenza amministrativa del cga (inaspettata).
Posso solo commentarla è gridare al mondo intero che è stato come ricevere una condanna per "omicidio". Il Consiglio di giustizia amministrativa mi aveva dato una misura cautelare, due pareri favorevoli e un’ordinanza a favore prima di esprimersi definitivamente. E’ una Ingiustizia immane! Ma bisogna accettare la decisione dei Giudici.
Perdo la concessione per un cavillo amministrativo e lascio il lido con un progetto conforme, regolare e approvato con tutte le autorizzazioni previste per legge. Malgrado abbia sempre tutelato, valorizzato e disinquinato quella spiaggetta e investendo i miei soldi frutto dei miei sacrifici, lacrime, sangue, dolore e tante gioie e amore, mi sono ritrovata a combattere una guerra e lasciata da sola da tutti quelli che per la veste che indossavano dovevano in primis tutelare l'area in questione e la concessione definita da me malata di un male incurabile come il "cancro". Nonostante tutte le cure che gli abbia dato non ce l'ha fatta ed è deceduta! Credetemi è stata una liberazione non ne potevo più, sappiate che io non ho perso! Perde la legalità, il turismo e la politica. Per non avere avuto giustizia ho deciso di scrivere un libro che spero presto di pubblicarlo così possiate leggere la mia storia lunga e complessa che ha dell'incredibile. Oggi mi sento una donna libera, forte e determinata ad andare avanti a testa alta,sono madre di due meravigliosi ragazzi che amano il loro territorio e con l'animo innocente e pieno d' amore continuerò per loro a crederci ancora. Ringrazio i miei legali malgrado facciano un lavoro particolare avendo a che fare con la giustizia che spesso purtroppo assume delle pieghe inaspettate ma hanno lavorato in maniera eccellente. Ringrazio di cuore la mia amata famiglia. Mi auguro di vero cuore che la spiaggia di San Teodoro possa ritornare ad essere mantenuta per come ho fatto io in questi 20 anni piuttosto che vederla degradata ed abbandonata.