E’ stato eletto con la Lega Nord, poi estromesso per l’indagine antimafia che coinvolge il padre. Adesso è passato nella maggioranza a sostegno del sindaco Salvatore Quinci. Nel frattempo il fratello ottiene un incarico niente male dal Comune. Succede a Mazara del Vallo, città dalle tante storie curiose, e una di queste riguarda il giovane consigliere Antonino, detto Nino, Gaiazzo.
Antonino Gaiazzo non è nuovo a cambi di casacca nella politica mazarese. In passato non disdegnava fotografie, a margine degli accordi siglati, con i leader di partiti e movimenti.
Il consigliere comunale di Mazara del Vallo ha un passato socialista, la sua foto con il leader del Psi Nino Oddo gira ancora in rete. Come gira quella con Paolo Ruggirello, ex deputato regionale di Articolo 4 e poi Pd, oggi in carcere con l’accusa di associazione mafiosa, arrestato nell’operazione Scrigno. Dall'opposizione alla maggioranza. Gaiazzo ha fatto il salto della quaglia anche nella scorsa consiliatura, passando al sostegno del sindaco Nicolò Cristaldi, a pochi mesi dalle elezione con lo schieramento opposto. Gaiazzo poi è salito sul carro leghista, trainato a Mazara da Giorgio Randazzo. In consiglio arriva con il fazzoletto verde della Lega Nord.
Poi la cacciata, a poche settimane dalle elezioni, durante un consiglio comunale “segreto”, a porte chiuse, durato dieci minuti e chiesto proprio da Randazzo. Gaiazzo viene “posato” un paio di giorni dopo l’inchiesta antimafia che vede indagato il padre, Vito. Il padre del consigliere Gaiazzo è tra gli indagati dell'operazione antimafia che, a fine giugno, ha portato a diverse perquisizioni all'alba tra Castelvetrano e il Belice, alla ricerca del latitante di Cosa nostra Matteo Messina Denaro.
Un caso di cui ce ne siamo occupati qui. Ebbene dopo quell’inchiesta quelli della Lega hanno deciso di far fuori Gaiazzo figlio. Le colpe dei padri non devono ricadere sui figli, ma a Mazara è andata diversamente, con il consigliere che si è accomodato nel gruppo misto. Un esilio durato qualche mese. Perchè Gaiazzo, eletto nella Lega, è finito adesso alla corte di Quinci, il sindaco che ha raggruppato liste civiche per battere l’ondata verde che stava travolgendo anche Mazara, città multiculturale per eccellenza. Eccolo qui, quindi, qualche giorno fa aderire a Osservatorio Politico, il gruppo di riferimento dell’assessore Vito Bilardello.
Gaiazzo comunica il suo cambio di schieramento con una nota in cui cita Papa Giovanni Paolo II: “non abbiate paure del futuro perchè il futuro siete voi”. Elenca tutte le cose “fatte”, e poi annuncia: “Voglio lavorare per la mia Città, lo devo a tutte quelle persone che hanno creduto in me, riconfermandomi per la seconda volta in quest’Assise importante, lo voglio fare per i figli di Mazara del Vallo”.
E ancora “oggi la Città di Mazara, i nostri cittadini non hanno bisogno di un Sindaco politico, ma abbiamo bisogno di un Sindaco che ci guidi a tentare di cambiare le sorti della nostra Città”.
E il passato da leghista? “Non è tempo di Apologie o ritorni all’indietro, noi tutti che crediamo nei valori e nel cambiamento dobbiamo passare dalle parole alle azioni”.
Ma non c’è solo un passaggio da una parte all’altra della staccionata ad incuriosire. C’è anche una coincidenza non da poco che fa da sfondo al passaggio di Gaiazzo in maggioranza. Eccola qui, in questa delibera.
Filippo Gaiazzo è un geometra, fratello del consigliere comunale Nino. Ebbene, nei giorni del passaggio di Nino nel gruppo di Osservatorio Politico, in maggioranza, il fratello Filippo ottiene un incarico da 10 mila euro come “coordinatore della sicurezza in fase di di esecuzione dei lavori di realizzazione opere di urbanizzazione primaria (viabilità - fognatura bianca e nera - rete idrica - impianto pubblica illuminazione - rete sottoservizi) in alcune vie dell’abitato”.
Gaiazzo ha ottenuto l’incarico dopo aver accettato l’invito da parte del Comune a presentare la propria offerta. Invitati alla gara c’erano anche altri due professionisti, che però non hanno presentato offerte. L’unico a presentare un’offerta è stato Gaiazzo, che si è proposto con un ribasso del 10% sull’importo a base d’asta di circa 15 mila euro comprensivi di oneri e previdenziali e fiscali. L’incarico è suo, dice il verbale di gara, per circa 10 mila euro.
Nulla di illecito, ci sono stati degli inviti, una sola offerta, e il verbale di gara. Ma è una coincidenza da evidenziare quella di un incarico importante, e oneroso, al geometra Filippo Gaiazzo, negli stessi giorni in cui il fratello passava alla maggioranza.
Un caso che segue anche quello raccontato qualche giorno fa da Tp24, quella del curioso intreccio tra membri dello staff e cooperative. Coincidenze.