L'invecchiamento genera una serie di cambiamenti nelle capacità cognitive, nell’affezione e nella motivazione. Questi mutamenti hanno un ruolo importante nella vita degli anziani e nel modo in cui prendono delle decisioni.
L'invecchiamento è correlato ad una diminuzione dell’intelligenza fluida, come la capacità di accedere alla informazioni della memoria a lungo termine, la velocità di elaborazione e l'elaborazione visiva, con il risultato che gli anziani hanno più difficoltà nello svolgere una serie di compiti cognitivi.
Questo declino legato all'età influisce anche sul processo decisionale. Gli anziani tendono ad avere prestazioni peggiori dei giovani adulti, in particolare se i compiti sono complessi, richiedono l'elaborazione di grandi quantità di informazioni o richiedono l'apprendimento.
Nonostante il declino delle abilità fluide, gli anziani mostrano un aumento dell’intelligenza cristallizzata, cioè livelli più elevati di conoscenza ed esperienza educativa. Utilizzando queste conoscenze ed esperienze, gli anziani possono elaborare strategie per compensare le loro limitate capacità cognitive fluide. In particolare, sono più selettivi nella loro ricerca di informazioni, affidandosi spesso a strategie meno dispendiose dal punto di vista della raccolta ed elaborazione dei dati.
Nello specifico è stato rilevato come gli anziani hanno maggiori difficoltà quando le opzioni di scelta sono molto diversificate, come nel caso di prodotti con molte caratteristiche. Inoltre, gli anziani tendono a cercare meno informazioni rispetto ai giovani, con la tendenza di rimanere fedeli ad uno stesso brand per molto tempo. “?È noto come gli anziani siano più riluttanti dei giovani nel fare acquisti online e questo non solo perché hanno meno familiarità con la tecnologia informatica, ma anche perché percepiscono gli acquisti online come operazioni complicate.?” ?racconta ?Anna Giuliani?, autrice per il portale ?Nnhotempo.it?.
Alcuni studi hanno dimostrato che nei modelli di apprendimento, gli anziani imparano meglio dalle conseguenze negative che da quelle positive, con la conseguenza che finiscono per essere influenzati più fortemente dalle recensioni negative.
Uno studio condotto dall'?Accademia Giapponese Polacca di Tecnologia dell'Informazione?, ha analizzato l’influenza delle recensioni, dei punteggi medi e delle caratteristiche dei prodotti, sulle decisioni di acquisto online e su come questi processi decisionali cambiano con l'età.
I giovani consumatori ad esempio, hanno approfittato di tutti i tipi di informazione disponibili, preferendo prodotti con caratteristiche migliori e con una valutazione media più elevata.
Tuttavia, la preferenza per il prodotto di qualità superiore, può essere superata da una singola recensione negativa. La ricerca ha evidenziato come questa situazione si manifesti più frequentemente negli adulti di età superiore ai 55 anni. Non solo queste persone sono state fortemente influenzate da una singola recensione negativa, ma inoltre non hanno tenuto conto delle valutazioni medie dei consumatori e delle singole recensioni positive. Questi risultati suggeriscono come gli adulti più anziani non considerano unicamente i punteggi medi dei consumatori e le recensioni positive, ma sono più facilmente influenzati dalle recensioni che riportano esperienze negative.