E' iniziato alle sei di oggi e si concluderà venerdì lo sciopero nazionale dei benzinai. "Siamo la categoria più pressata con le tasse, margini esigui. Siamo anche il bancomat dello Stato, senza contare le frequenti rapine" dicono i rappresentanti dei benzinai, che chiedono un tavolo con il governo per evidenziare tutte le problematiche della categoria.
Oggi e domani scioperano pertanto i benzinai. Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio hanno annunciato la protesta che prevede la chiusura degli impianti stradali e autostradali su tutto il territorio nazionale.
Le organizzazioni chiamano tutti i gestori ad una partecipazione compatta alla chiusura, "per provare ad invertire una tendenza che ha come obiettivo la scomparsa della categoria: dalla fatturazione elettronica, all'introduzione degli ISA, che risultano fortemente penalizzanti per i gestori carburanti (che percepiscono un margine che non supera il 2% del prezzo pagato dagli automobilisti), ai registratori di cassa telematici per fatturati di 2 mila euro l'anno, all'introduzione di Documenti di trasporto (Das) e modalità di registrazione giornaliera, in formato elettronico, da digitalizzare a mano: tutti adempimenti inutili fatti per scaricare sull'ultimo anello della filiera, il più debole, oneri e costi e finanche provvedimenti penali per errori formali".
Lo sciopero in programma da questa mattina fini alle 6 di venerdì. "Nonostante la dichiarazione di sciopero fosse nota da settimane, il Ministero ha dimostrato la sua totale assenza sul terreno del confronto con i Gestori, mostrando disinteresse e superficialità verso un settore che garantisce la mobilità dei cittadini, il servizio agli automobilisti, dalla grande viabilità sino alle aree interne del paese".