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31/10/2019 06:00:00

Marsala, Nicola Fici: “Pronto a candidarmi sindaco. Parlo con tutti, ma niente marmellate”

 Nicola Fici è pronto a candidarsi sindaco a Marsala e da dove parte, dal programma o dalle alleanze?

 

Io voglio chiarire che ho messo a disposizione la mia persona in questa fase del “vorrei ma non posso”, dove tutti lavorano di tatticismi e dietro le quinte. Io penso che bisogna lavorare con coraggio.

 

E quindi?

 

Quindi abbiamo dei ragionamenti in corso con Paolo Ruggieri, con Massimo Grillo, Giovanni Sinacori. Stiamo valutando una alleanza civica per mettere al centro la città, ad esempio con Ruggieri abbiamo discusso della questione del porto pubblico che merita maggiore chiarezza sia dal sindaco Di Girolamo che dall’assessore Rino Passalacqua che invece si concentrano sul porto privato.

 

Lei ha firmato la petizione per il porto di Paolo Ruggieri?

 

Non l’ho firmata perché era sotto il simbolo di Diventerà Bellissima, se l’avesse fatto con Progettiamo Marsala l’avrei firmata senza alcun dubbio.

 

Lei parla di chiarezza del sindaco, è un dovere però anche da parte dei candidati. Come si può sposare la sua candidatura, che comunque ha una matrice del Pd, che dialoga con tutti i consiglieri del Pd, che oggi si svegliano dal lungo torpore dei cinque anni scoprendosi contro Di Girolamo, lanciandola alla città? E ancora,  lei dice di non aver firmato una petizione perché portata avanti da Diventerà Bellissima ma da questi però si farebbe sostenere alle elezioni…

 

Il motivo per cui sto interloquendo con soggetti che provengono da una estrazione diversa è il momento che vive la politica. Una città deve parlare con le forze di governo, il ragionamento sul civismo non è volto a camuffare e prendere in giro l’elettorato. Io non vivo di politica.

 

Cosa fa nella vita?

 

Lavoro nell’azienda di famiglia del settore vitivinicolo, quindi non vivendo di politica mi piace fare le cose con chiarezza. Io sono disponibile a rappresentare il gruppo, in caso contrario non ho alcun problema a fare un passo indietro.

 

Lei nel 2015 ha appoggiato alle primarie Alberto Di Girolamo, poi è scomparso. Cosa è successo?

 

Non credo che la politica si faccia per questioni di amicizia o familiari, lo preciso anche in merito ai miei rapporti di parentela con Carini e con la Angileri. Nel 2015 però sposai la linea di Di Girolamo per coerenza e poi ho deciso di fare un passo indietro ma ho comunque sostenuto un candidato che è Mario Rodriquez.

 

Ha aspettato cinque anni per la vendetta?

 

No, non  è mia abitudine condurre iniziative in tal senso. Ritengo che la politica essere al centro, le forze attive devono fare sintesi per il bene della città. Mancano tante cose a cominciare dal dialogo tra l’attuale amministrazione e il consiglio comunale, in questi anni è stato il sindaco a puntare il dito contro i consiglieri tutti, sindaco che è diventato tale ben sapendo da chi fosse composta la lista del Pd.

 

Ma i consiglieri del Pd se ne accorgono adesso che Di Girolamo non va più bene? Hanno fatto quasi cinque anni a difenderlo e ad essere spalmati sull’amministrazione. Si svegliano adesso? E’ strategia di bassa lega. Come si giustifica alla città?

 

E’ una decisione volta a fare qualcosa. Non credo che tutti i consiglieri si stiano svegliando adesso, Daniele Nuccio è da un po' che si è distaccato.

 

Nuccio è con lei?

 

Stiamo parlando, vogliamo trovare delle soluzioni reali per la città. Le difficoltà ci sono, i dipendenti comunali sono pochi, ricordiamo anche le bollette pazze inviate agli utenti. Il sistema funziona? E se non funziona perché non funziona?

 

Lei si è chiesto perché piace così tanto ai suoi potenziali alleati?

 

Credo che bisognerebbe chiedere a loro ma mi contraddistingue la lealtà e la correttezza. Io non ho mai chiesto nulla di personale e quindi sono libero.

 

Lei metterebbe in campo una coalizione molto ampia, da esponenti di Diventerà Bellissima a ex Ds come Giuliana Zerilli e Giovanni Ferracane. Come li fa stare insieme senza litigare?

 

Vorrei riprendere le parole del senatore Pietro Pizzo, c’è differenza tra amministrare e governare. Noi dobbiamo governare anche questi processi, ad oggi posso dire che le interlocuzioni che ho avuto con Ruggieri sono state bellissime e interessanti, abbiamo parlato anche di aeroporto. La politica, quella buona, individua le problematiche ma anche le soluzioni al di là delle bandiere. La sintesi non è frutto di marmellata ma di interesse comune per la città.

 

Immaginiamo uno scenario. Si candida lei che comunque è del Pd. Ma questo rimette insieme le forze di centrodestra, chissà che non sia Salvatore Ombra. Che succede?

 

Quindi mi devo tenere caro Paolo Ruggieri... Scherzi a parte credo che Ombra stia facendo un buon lavoro all’aeroporto e lui ha la credibilità nel territorio.

 

Lei proporrebbe l’acquisto delle quote di Airgest da parte del Comune?

 

Dipende dalla normativa vigente, gli enti pubblici hanno molte difficoltà e limiti, bisogna verificare se è fattibile.

 

Il programma lo scrive lei o Antonella Milazzo?

 

Lo scrive la gente, le persone che vogliono dare un contributo alla città. Non abbiamo bisogno di divisioni ma che si remi tutti verso la stessa direzione.