Nessuna di loro lo aveva mai denunciato, ma sono agghiaccianti le testimonianze delle ex di Vincenzo Caradonna, l'uomo arrestato con l'accusa di aver ucciso la compagna Angela Stefani con la quale vivevano insieme nella sua casa di Salemi.
In un caso si era scagliato contro una compagna frustandola prima con un cavo elettrico, poi le aveva versato del whisky sui capelli per darle fuoco con un accendino. Questa terribile violenza accadeva 16 anni. Solo dopo l'arresto per l'assassinio della Stefani, il cui corpo non è mai stato trovato, emergono sul conto di Caradonna questi racconti intercettati dai carabinieri di Mazara Del Vallo con le intercettazioni ambientali.
I racconti delle ex compagne - "Mi ha picchiata, lasciandomi parecchi lividi nel corpo racconta la prima compagna di Caradonna, ascoltata con una microspia. A me il coltello me l'aveva ‘appizzato' in gola… la morte con gli occhi ho visto… io di coltello al maresciallo non ci ho parlato..., si vanta. Abbiamo avuto una relazione sentimentale circa vent'anni fa, quando avevo di età 22, 23 anni…È stato violento con me ogni volta che litigavamo per qualsiasi motivo, ad esempio perché lo vedevo flirtare con altre donne, lui mi picchiava selvaggiamente lasciandomi lividi e altri segni. Ricordo che una volta mi ruppe il setto nasale con delle testate. Non sono mai andata al pronto soccorso né l'ho mai denunciato, perché non è da me e perché voleva continuare la mia relazione con lui. Ero innamorata. Mi ha massacrato", racconta un'altra: "Ho visto cose brutte, ho avuto paura… questo mi ammazza a me… perché se parlavo mi uccideva".
Quanto raccolto dai carabinieri rivela il comportamento violento di Caradonna nella vita di coppia. Nonostante ciò, nessuna delle vittime lo aveva mai denunciato. Purtroppo ha prevalso la paura della vendetta, ma anche di non essere credute e subire, oltretutto, il giudizio sociale.