Vittorio Morace, patron di Liberty Lines esce dal processo “Mare Monstrum” per motivi di salute. Il GUP del tribunale di Palermo ha accolto la richiesta dei legali di Morace ed ha contestualmente disposto una perizia medica per verificare le condizioni di salute dell’anziano indagato. Per gli altri indagati per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio il procedimento prosegue regolarmente.
Mare Monstrum, condotta dai carabinieri del comando provinciale di Trapani fece emergere una serie di episodi di corruzione. Dopo la tesi accusatoria del pubblico ministero, il 16 ottobre esporranno davanti al GUP le parti civili e i legali dei collegi difensivi. Il rinvio a giudizio è stato chiesto per: Ettore Morace, figlio di Vittorio e presidente della Liberty Lines; Rosario Crocetta, ex presidente della Regione Siciliana; Simona Vicari, senatrice ed ex sottosegretaria; Marianna Caronia, deputata regionale; Girolamo Fazio, ex deputato regionale; Salvatrice Severino, ex dirigente del dipartimento trasporti della Regione; Giuseppe Montalto ex segretario particolare dell’assessore regionale Pistorio, e altri cinque funzionari regionali.
L’accusa punta a dimostrare che via sia stato duraturo nel tempo un patto di corruzione tra Ettore Morace e la dirigente regionale Severino che avrebbe fatto guadagnare alla società di navigazione alcuni milioni di euro non dovuti dalla Regione, almeno 10 sostiene la Procura, ricevendone in cambio regalie e, soprattutto l’assunzione della figlia alla Liberty Lines. Fazio è accusato di aver esercitato la sua influenza e le sue pressioni, minacciando la dirigente regionale che sostituì la Severino che annullò alcuni bandi di assegnazione di rotte alla Liberty Lines.