Invita i cittadini a pagare le tasse locali, soprattutto la più odiata, quella sui rifiuti, la Tari. Ma anche lui non è messo bene, con i pagamenti, come altri suoi assessori. E' il caso del Sindaco di Mazara del Vallo, Totò Quinci.
La morosità del Sindaco Quinci, che è ancora più incredibile se teniamo conto che è anche dirigente delle Agenzie delle Entrate, viene fuori da un'attività ispettiva del consigliere comunale Giorgio Randazzo. E insomma, mentre il Sindaco Quinci rende noto che la popolazione mazarese, circa l’80%, non paga i tributi comunali come la TARI, il canone idrico e l’IMU e preannuncia le azioni di riscossione, si scopre che proprio lui e gli Assessori Billardello, Giacalone, Reina e Agate risulterebbero morosi proprio in riguardo alla TARI e al canone idrico.
Per Randazzo il caso è politico: "Per legge gli amministratori comunali morosi dei tributi comunali o debiti in genere verso il Comune amministrato non possono ricoprire l’incarico elettorale pena la decadenza".
Ma a quanto ammontano le tasse non pagate da Quinci e soci? Secondo gli uffici competenti, analizzando la posizione di Sindaco e assessori negli ultimi cinque anni (per quelle oltre i cinque anni, come si sa, scatta la prescrizione) dal 2014 al 2019 il Sindaco Quinci in pratica non ha mai pagato la Tari regolarmente, in questo periodo, perchè ha ricevuto un sollecito di pagamento TARI per gli anni 2015-2016-2017-2018-2019. Non ha pagato neanche l'acqua, il canone idrico, per il 2018 e il 2019.
E' in buona compagnia. Nella sua giunta, l'assessore Vito Billardello è stato destinatario di un sollecito di pagamento TARI per gli anni 2014-2015-2016-2017 non pagandola per gli anni 2014-15-16-17 (oltre un debito di oltre 5000 euro della sua società MASVIT SAS).
Ancora, l’Assessore Michele Reina ha ricevuto un avviso di accertamento non pagato TIA 2012, e risulta insoluta la TARI 2014-15-16. L'assessore Caterina Agate risulta debitore per l’omesso pagamento della Tari per più di un anno e del canone idrico 2018-2019, ed ha ricevuto un apposito sollecito di pagamento. L’Assessore Vincenzo Giacalone risulta destinatario di un avviso di accertamento non pagato per la TIA 2013 e di un sollecito di pagamento TARI 2014-15-17.
Insomma, non danno proprio l'esempio ai loro concittadini...
Anche perché si tratta di cifre importanti. Solo il Sindaco Quinci, di tassa sui rifiuti, deve al Comune di Mazara più di 1500 euro.
Il tutto, in una città, Mazara del Vallo, dove le cifre sul fronte della raccolta rifiuti sono drammatiche. Nel 2018 la raccolta differenziata è stata del 36%, il costo del servizio è stato di 13 milioni 260 mila euro, sono stati incassati appena che 2 milioni 500 mila euro; nel 2019, fino al 31 luglio scorso, la raccolta differenziata è stata del 68%, il costo di 11 milioni ma incassati, sempre fino al 31 luglio, appena che 1 milione 250 mila euro. C'è un'evasione di circa 80%.
E' anche per questo che il Sindaco Quinci ha annunciato una lotta dura all'evasione, con "controlli incrociati", contro l'"inciviltà di alcun cittadini". Cominciasse a pagare lui, sarebbe già un ottimo risultato...
E il Sindaco Quinci cosa replica? Non è stato possibile contattarlo. Dalla sua pagina Facebook non dice nulla sulle tasse non pagate. Parla, genericamente di "situazione inesistente", e sostiene che quello che scrive Randazzo, ovvero la decadenza per gli amminsitratori morosi con l'ente, sia "giuridicamente falso".
Qui sotto, invece, il post della coordinatrice della Lega a Mazara, Maricò Hopps.