Ci sono massoni nei consigli comunali delle città della provincia di Trapani? E ce ne sono nelle giunte che amministrano i nostri Comuni?
Magari sì, ma non è dato saperlo. La “curiosità” non è gratuita, ed è diritto di tutti sapere se i nostri amministratori fanno parte di qualche loggia massonica.
Non sono poche le vicende che hanno visto fatti criminali maturare proprio all’interno delle logge massoniche. Parliamo di logge regolari, i cui appartenenti sono personalità di un certo “rango”, che hanno ruoli di tutto rispetto nella società: medici, commercialisti, avvocati, notai, imprenditori. E tra questi spesso troviamo qualcuno che fa carriera politica. Una carriera che potrebbe essere messa al servizio non della società, ma della cerchia di adepti alla massoneria. Se poi tra i massoni ci sono anche personaggi che hanno a che fare con la criminalità organizzata allora conoscere se chi ci amministra ne faccia parte è ancora meglio.
Bene, da meno di un anno tutti gli amministratori, dai deputati regionali ai sindaci, dagli assessori ai consiglieri comunali, devono obbligatoriamente, per legge, comunicare se fanno parte di una qualche loggia massonica. E’ una legge regionale che è stata molto contestata perchè, secondo chi si oppose, minava la riservatezza della persona nell’aderire a logge regolari e a far parte della massoneria non coperta.
Fatto sta che c’è l’obbligo di comunicazione, ma non quello di pubblicazione. Che cosa assurda. I Comuni devono ricevere da chi ha incarichi politici e di amministrazione la dichiarazione sull’appartenenza alla massoneria. Ma non c’è l’obbligo di rendere pubblico questo dato. Una stortura della legge che non permette un controllo della pubblica amministrazione. Nella sezione “Amministrazione trasparente” di ogni sito istituzionale c’è la parte relativa alle informazioni sui politici: redditi, partecipazioni societarie, incarichi. Tutto, ma potrebbe non esserci quella dichiarazione di appartenenza o meno alla massoneria. E’ una pubblicazione facoltativa. Infatti in quasi tutti i comuni della provincia di Trapani la pubblicazione non c’è. Solo un comune, quello di Trapani, ha pubblicato la dichiarazione dei consiglieri, del sindaco, e degli assessori. Bene, a Trapani nessuno tra gli amministratori fa parte della massoneria, almeno così hanno dichiarato. Cliccando qui, ad esempio, è possibile leggere la dichiarazione del sindaco Giacomo Tranchida.
E negli altri comuni?
Niente. Non c’è nulla di pubblicato a Marsala, non c’è nulla a Mazara. Nulla neanche a Castelvetrano, città in cui pullulano le logge massoniche e amministrata dal Movimento 5 Stelle, che ha fatto della trasparenza amministrativa un vero e proprio cavallo di battaglia. Anche negli altri comuni non sono state pubblicate le dichiarazioni. Non c’è ad Alcamo, altra città amministrata dai 5 Stelle, nè ad Erice. In alcuni casi però l’appartenenza degli amministratori a logge massoniche è pressocchè nota. Ad esempio Partanna vanta un record. Secondo i dati in nostro possesso ci sono almeno 2 membri su 5 della giunta guidata dal sindaco Nicolò Catania che fanno parte di logge massoniche.
Ovviamente neanche il Comune di Partanna ha pubblicato la dichiarazione di non appartenenza alle logge massoniche. C’è da dire che la legge regionale che impone la comunicazione, non obbliga i Comuni a pubblicare e solitamente viene interpretata la norma in maniera restrittiva. Quindi non pubblicando chi ha dichiarato e cosa. I Comuni semmai sono tenuti a rendere noto chi non ha assolto l’obbligo di presentare la dichiarazione. In quel caso si può fare due più due. Ma che senso ha, però, una legge che punta a far uscire allo scoperto gli amministratori iscritti alla massoneria se poi non vengono pubblicati i nomi dei massoni?