Un comitato di cittadini per dire “no” al Marina Bay, il progetto che andrebbe a trasformare e stravolgere il porto e la costa di San Vito Lo Capo.
E’ nato a San Vito con l’intenzione di contrastare un progetto così invasivo, il comitato #Nomarineresort. Un gruppo di cittadini che già da quando è stato presentato il progetto avevano espresso perplessità e che adesso hanno deciso di costituirsi in comitato per agire compatti.
“Il Comitato #nomarineresort nasce dal basso e si pone l’obiettivo di tutelare e salvaguardare l’ambiente ed il paesaggio, ma anche gli aspetti economici e sociali legati alla fruizione della fascia costiera del comune di San Vito Lo Capo” spiegano.
“Questa grande opera, ove realizzata, comporterebbe la colata di una coltre di cemento estesa per circa 115.000 metri quadrati di territorio costiero, tra specchio acqueo ed aree di terra, per la realizzazione di un Marine Resort: ovvero di un nuovo porto con, annessa, una struttura turistico-ricettiva comprendente, tra gli altri, un parcheggio sopraelevato, diversi negozi, banchine per l’attracco di imbarcazioni di grandi dimensioni, centri commerciali”.
Per il comitato, in un’epoca in cui si parla di ecosostenibilità la vicenda del Marina Bay appare “controcorrente”.
Il comitato è trasversale alla politica, una voce unita per affrontare “eventuali future difficoltà legate al territorio”.
“Il Comitato #nomarineresort seguirà un itinerario scandito da approfondimenti, narrazioni, interviste, eventi, destinato ad essere una occasione per creare un clima di trasparenza e consapevolezza rispetto ai vari passaggi di una vicenda che da oltre un anno fa parlare di sé e che continua a farlo”, si legge nella lettera di inizio attività.
L’idea è quella di “preservare il nostro territorio da attacchi esterni e a programmare una crescita economica ed ambientale sostenibili”. Ed è proprio la sostenibilità che manca al progetto di Marina Bay come evidenziato in passato dalla precedente e dall’attuale amministrazione comunale, ma anche dai cittadini e dagli operatori turistici. Un progetto che nulla ha a che fare con le caratteristiche del piccolo paese sul mare apprezzato da tutti i turisti.
“Nello stesso tempo, pur manifestando grande apertura, non possiamo esimerci dal fare in modo che pubblicamente venga analizzato l’impatto legato ad un intervento sul nostro litorale, alle future eventuali modifiche di questo, e ad altre possibili proposte attinenti al nostro territorio”.
I membri del comitato promettono una lotta su tutti i fronti, una campagna di informazione sui “rischi connessi ad uno sfruttamento della nostra costa, perché solo l’informazione e la condivisione di dati e notizie con la popolazione può darci la possibilità di esprimere, in futuro, scelte consapevoli".
Intanto ad inizio estate la Società Marina Bay, il cui progetto ha tanto allarmato in questi mesi i cittadini ma anche l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Peraino, ha fatto sapere direttamente al sindaco e poi in maniera ufficiale che rivedrà il progetto del porticciolo turistico.
A fine luglio, con una nota inviata al Comune la società Marina Bay ha comunicato la volontà di presentare una bozza di masterplan progettuale e urbanistico da condividere con l’Amministrazione comunale al fine di trovare il giusto equilibrio tra investimento privato e interesse pubblico.
Ma l’attenzione rimane alta per un progetto che ha molte cose che non vanno, e che preoccupa tutti a San Vito per le ripercussioni che potrebbe avere sul territorio, per lo stravolgimento che porterebbe ad uno dei litorali più frequentati della Sicilia.
L’iter del progetto comincia dicembre 2017, quando la Società Marina Bay S.r.L. presentò all’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente la richiesta di concessione demaniale marittima, per la durata di 48 anni, per il completamento, realizzazione e gestione di una struttura portuale turistica a San Vito Lo Capo per un totale di mq 114.986,73, suddivisi in 63.431,63 mq di specchio acqueo e 42.838,23 mq di area demaniale marittima e mq 8.716,87 di area demaniale comunale. Il giorno 09/01/2018, l’Assessorato aveva reso noto al Comune di San Vito Lo Capo la richiesta della Società Marina Bay. Il Comune però ha ricevuto la relativa documentazione soltanto dopo oltre un anno dall’istanza di concessione.
C’è da dire che Marina Bay è una società di Trapani creata ad hoc nel 2017 per realizzare questo progetto grazie alla legge Burlando. Una legge che consente la concessione per lunghi periodi di aree demaniali per realizzare opere di pubblica utilità. Un po' come la MYR, che realizzerà il nuovo porto di Marsala. Ma a San Vito la situazione è totalmente diversa. Inoltre il progetto da 40 milioni di euro è presentato da una società con capitale sociale di 50 mila euro. Un aspetto che fa storcere ulteriormente il naso.