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22/08/2019 06:00:00

Rifiuti, non si sblocca la situazione dei comuni trapanesi. La Sicilfert rimane chiusa

Queste prime tre settimane d’agosto sono state decisamente complicate per la raccolta dei rifiuti organici in provincia di Trapani a causa della chiusura dell’impianto di compostaggio Sicilfert di Marsala che, dopo mesi di chiusura per la vicenda giudiziaria che l’ha vista coinvolta, e dopo il via libera per l’apertura, continua ad avere problemi e a rimanere chiusa – ce lo ha confermato il vicesindaco di Marsala Agostino Licari – e continuerà ad esserlo finché non ottempererà alle prescrizioni imposte dall’ARPA. Vediamo di fare il punto della situazione attuale.

A Mazara si è ripreso appena due giorni fa a raccogliere l’organico e nonostante gli sforzi e più passaggi di uomini e mezzi non si è riusciti a garantire la raccolta di umido per l'intero territorio. L'amministrazione si è scusata con i cittadini delle zone nelle quali non è stato possibile raccogliere l'umido ma ha detto che mentre nella stragrande maggioranza dei comuni la raccolta si è fermata, a Mazara nonostante i problemi legati agli impianti di compostaggio si è continuato a raccogliere organico se pur con difficoltá.

A San Vito Lo Capo ieri si è ripreso regolarmente la raccolta dei rifiuti organici sul territorio comunale. Il servizio ora verrà espletato come da calendario. Per poter superare la situazione di criticità che si è venuta a creare nell’ultima settimana, son stati individuati due siti dove poter conferire la frazione umida. La raccolta, per quel che concerne le altre tipologie di rifiuti è, invece, proseguita normalmente; a San Vito nel mese di luglio è stata raggiunta la percentuale record di 78,47% di differenziata.

A Trapani nonostante le difficoltà di questi giorni si è registrato un aumento costante della percentuale della raccolta differenziata. Dopo lo scetticismo iniziale il punto più alto è stato toccato nel mese di maggio con il 68,4 per cento. Leggera inflessione, invece, a giugno con il 64,6 per cento. Da gennaio a giugno è stato, però, un continuo crescendo e precisamente 21 per cento a gennaio; 32,1 per cento a febbraio, 47,7 per cento a marzo, 66,8 per cento ad aprile. Per quel che riguarda l’organico, il Sindaco Tranchida ha disposto l’utilizzo della discarica di Borranea di competenza della Trapani Servizi ma il provvedimento aveva efficacia fino a due giorni fa, fino al 20 di agosto. Cosa succederà da ora in poi, visto che Sicilifert, come abbiamo detto, al momento rimane chiusa? 

Anche ad Erice la raccolta dell’organico è stata sospesa, e non sono mancati gli attacchi duri del sindaco Daniela Toscano, che scusandosi con i cittadini ha definito una vergogna quello che sta avvenendo a causa delle direttive di Nello Musumeci.

Per quella che è la situazione a Marsala abbiamo chiesto al vicesindaco Agostino Licari che ci ha confermato, come già detto, purtroppo, che la Sicilfert continua ad essere chiusa.

A noi l’apertura di Termini Imerese e Belpasso ci ha dato la possibilità di poter smaltire l'organico – ci dice il vicesindaco - . Questo già da lunedì ha determinato una situazione quasi normale. Ora attendiamo che la Sicilfert ottemperi alle prescrizioni dell’Arpa per riprendere la normale attività, visto che ha avuto ridotto il quantitativo giornaliero da 5mila a mille tonnellate. Le prescrizioni dell’Arpa impongono a Sicilfert una corretta copertura dei rifiuti e ha richiesto una tettoia fissa anziché i teloni. Marsala non ha interrotto il servizio, come hanno dovuto fare altre città, perché il sindaco ha fatto l’ordinanza, abbiamo fatto l’abbancamento e abbiamo sopperito nel periodo di Ferragosto con tutti i sistemi legali possibili per garantire il servizio”.

Sulla situazione rifiuti in provincia di Trapani, è intervenuta la deputata regionale del Movimento Cinque Stelle che appena una settimana fa ha organizzato una riunione operativa presso la SRR TP Nord. Palmeri è intervenuta sia sul progetto di un nuovo impianto di compostaggio che dovrà nascere a Calatafimi, sia per quello di Borranea, e infine sulla situazione di emergenza relativa alla raccolta dell’organico:

“La progettazione del centro di compostaggio che dovrà sorgere in provincia di Trapani, a Calatafimi, potrà avere inizio solo dopo le ferie di agosto, mentre è stato invece completato l’altro progetto, quello della discarica di Borranea, che cronologicamente aveva la priorità in quanto imposto da procedura di Protezione civile”.

“Lo scorso aprile - ricorda Palmeri - avevo chiesto un cronoprogramma chiaro e preciso in Srr e presso l’assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità e avevo appreso dalle Srr Tp Nord che sarebbe stato costituito un gruppo unico di progettazione con la Srr TP Sud per lo sviluppo del progetto esecutivo, da completare entro l'estate. Ho appreso che, purtroppo, ci sarà uno slittamento, minimo di cinque-sei mesi dei tempi inizialmente ipotizzati - continua Palmeri - secondo i quali il progetto dell’impianto di compostaggio sarebbe stato completato entro agosto. Non si erano infatti messe in conto le modifiche normative intervenute negli anni che rendono il progetto non adeguato e, soprattutto, c'è il problema della assoluta insufficienza di progettisti in grado di ultimare in tempi rapidi la fase esecutiva del progetto. Mi chiedo se la Regione sia informata e monitori queste situazioni e questi ritardi gravissimi, e, soprattutto, se ritiene di doversene fare carico o se intende trovare altre soluzioni”.

“Per quanto riguarda la fase emergenziale - spiega Palmeri - la Srr sta lavorando per mettere in funzione il polo tecnologico di Castelvetrano e l'impianto di trattamento dell'organico di Contrada Belvedere per sopperire alle esigenze di smaltimento di organico della provincia quanto prima. Ora si facciano tutti gli sforzi possibili per accelerare il percorso, vista la situazione nella provincia trapanese, ancora afflitta da gravi problemi per la raccolta dell’organico, soprattutto da quando l'impianto della Sicilfert, a Marsala, è stato posto sotto sequestro, poi dissequestrato e riattivato a singhiozzo”.

“Gli impianti pubblici vanno sostenuti come priorità per evitare nuove emergenze e garantire i servizi di base ai cittadini - dice ancora Palmeri - quindi è importante contrastare ogni ostruzionismo che si è registrato finora e che ancora, probabilmente, persiste.
Analogamente, bisogna tenere altissima l’attenzione e prevenire eventuali interessi poco trasparenti e poco coerenti con le pianificazioni della Regione o delle Srr, come quelli che abbiamo denunciato e che poi sono venuti fuori solo grazie alle intercettazioni di Paolo Arata. Assistiamo ad un tentativo criminale di ostacolare in tutti i modi l'impiantistica pubblica a favore di impianti che sciaguratamente vengono incentivati come assimilati alle rinnovabili, per accaparrarsi una fetta di mercato", conclude la deputata M5S.

 

 



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