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30/07/2019 06:00:00

Salemi. Emergenza rientrata, la storia senza fine delle crisi idriche

Appena ne risolvi una, ecco spuntarne subito un’altra all’orizzonte.

E’ la storia infinita delle ricorrenti crisi idriche che affliggono oggi la quasi tonalità dei comuni siciliani.

Salemi non fa eccezione.

Il luogo di delizie ricco di sorgenti, fontane e gebbie descritti da Vincenzo Consolo nel suo “Retablo”, solo una citazione letteraria, ormai.

E tuttavia, appena meno di un mese fa,  avevamo rassicurato i nostri lettori che l’erogazione dell’acqua sarebbe ritornata alla “normalità”.

Si chiaro.  L’arrivo nelle abitazioni una volta a settimana non può mai essere considerato “normale” in un paese civile.

 Ma tant’e’. Di necessità, virtù, come si dice.

La presenza di vasche di accumulo in quasi tutte le case rende il problema meno drammatico e consente un minore spreco del prezioso liquido attraverso l’acquedotto colabrodo cittadino.

Grazie al ripristino di un pozzo e alla riparazione  di una elettropompa tutto e’ tornato alla “normalità”.

Ma non c’e’ mai pace tra gli intrigati meandri delle condotte idriche.

Sono arrivate in redazione alcune testimonianze visive da parte dell’utenza che denunciavano una pessima qualità dell’acqua uscita dai rubinetti domestici.

Sia per il colore con varie tonalità di giallo, sia per la  presenza di corpuscoli estranei.

Le medesime segnalazioni arrivavano anche sul tavolo dell’assessore Calogero Angelo.

In verità  la gestione delle acque pubbliche in buona parte del territorio siciliano e’ ancora di pertinenza dell’EAS.

Ma e’ come ripetere una noiosa litania.

E’ noto che l’ Ente, in stato fallimentare con un commissario già da tempo, non e’ in grado di fare entrare in funzione nemmeno un piccone.

Tutto ricade quindi sulle spalle dell’Amministratore comunale.

Non e’ forse  il sindaco o l’assessore ( di qualunque schieramento) ad essere il volo più vicino al cittadino?

Eccolo diventa il capro espiatorio e spesso oggetto di attacchi livorosi da parte dei cosiddetti “leoni di tastiera”.

Si giustifica cosi l’ energica presa di posizione da parte del sindaco Domenico Venuti nei confronti della questione EAS , oramai ritenuta insostenibile.

Intanto, per tagliare la testa al toro, nei giorni scorsi c’e’ stato una sorta di conferenza di servizi nella sede dell’EAS di Partanna.

Attorno ad un tavolo, l’ingegnere Girolamo Messina per conto dell’Eas, l’architetto Paola D’Aguanno e il vicesindaco Calogero Angelo per conto del Comune di Salemi, hanno sottoscritto due giorni addietro una convenzione in base alla quale le analisi delle acque passa in via sostitutiva passerebbe nelle competenze del Comune.

Si tratta d diversi tipi di analisi che debbo essere fatte tassativamente in base alle leggi vigenti, alcune delle quali due volte all’anno.

Una di questa non e’ stata mai effettuata. Si tratta di accertare la  presenza di un eventuale inquinamento radioattivo.

Un’analisi molto complessa che solo tre laboratori in Italia sono in grado di  realizzare.

Si calcola che l’importo complessivo per tutte le analisi necessari ammonti da 6 a 8 mila euro annui.

In base allo stesso accordo, si e’ convenuto che l’attuale unico operatore dall’Eas verrà coadiuvato, a partire dal prossimo primo agosto,  da un  secondo messo a disposizione dal Comune.

Come si vede, si tratta di ulteriori aggravi  a cui si sobbarca l’Amministrazione il cui unico scopo e’ quello di migliorare il servizio idrico in città.

Le vasche di accumulo  che in totale sono cinque : Castello, Filci Castagna, Pusillesi, Bagnitelli e “Garboli” ( nei pressi delle case popolari della circonvallazione) sono stati ispezionati accuratamente.

E’ risultato che dai serbatoi, che in gergo vengono chiamati “bottini”, l’acqua in uscita presentava un aspetto regolare e idoneo al consumo umano.

Le foto che mostriamo del “prima” e del “dopo”  ne sono la testimonianza.

 

Ciò non significa che la nostra attenzione e’cessata, anche se da parte del Comune ci hanno assicurato testualmente che “ lo stato di emergenza e’ cessato.

Speriamo in bene, e soprattutto che le mitiche Naiadi ci accompagnino.

 

Franco Ciro Lo Re