Infiamma lo scontro nel Pd dopo la rimozione voluta da Nicola Zingaretti di Davide Faraone, segretario regionale del Pd. Oggi l'ormai ex segretario siciliano parlerà in conferenza stampa, nel frattempo ancora una volta il Pd nell'isola diventa un campo di battaglia tra correnti, con tutti contro tutti.
Venerdì prossimo, in direzione nazionale, Zingaretti potrebbe già nominare un commissario. Sul tavolo c’è sempre il nome di Stefano Vaccari, responsabile dell’organizzazione, ma salgono le quotazioni di Roberto Montanari e di Alberto Losacco, membri della direzione, entrambi di AreaDem.
“Il nuovo Pd non ha voglia di sfiduciare Salvini, avendo come priorità quella di sfiduciare Davide Faraone. Annullare il congresso significa annullare la democrazia. Farlo violando le regole è incredibile”, scrive su facebook Davide Faraone giudicando dal punto di vista del diritto “una follia” l’annullamento della sua elezione a segretario in Sicilia e annunciando: “Sospendo la mia iscrizione a questo Partito.
Rimango iscritto al gruppo parlamentare del Pd, continuerò la battaglia per la mia gente e contro questo governo e contro ogni inciucio coi Cinque Stelle”.
Antonello Cracolici dichiara un po' a sorpresa: «Io non riesco a gioire». Ma chiarisce: «Abbiamo perso un anno». Né alt al congresso incriminato, né «segretario unitario di ricostruzione». E ora «siamo al punto di partenza, ma con una situazione peggiorata». E chi ha sbagliato deve pagare. E «non mi riferisco solo a Faraone» ma a quelli che «peggio e più di lui, mossi da rancore e bramosia di potere hanno devastato tutto e tutti».