Davide Faraone non è più segretario regionale del Partito democratico in Sicilia. La commissione nazionale di garanzia dei democratici ha annullato l'elezione regionale del Pd in Sicilia.
Sono stati quindi accolti i ricorsi arrivati a Roma dalla mozione Zingaretti che in Sicilia ha candidato Teresa Piccione, fedelissima di Giuseppe Lupo.
Piccione aveva ritirato la propria candidatura proprio pochi giorni dal voto delle primarie per il segretario regionale del Pd denunciando irregolarità nella procedura e nella presentazione della lista. Adesso Nicola Zingaretti, segretario nazionale del Pd, nominerà un commissario del partito in Sicilia. Per i renziani la decisione di annullare l'elezione regionale del segretario del Pd, e quindi quella di far fuori Faraone, è una scelta politica. Sulla decisione è intervenuta la presidente dell'organo di garanzia dei dem Silvia Velo.
“La Commissione di garanzia non ha preso alcuna decisione politica circa l’annullamento del congresso in Sicilia - dice Velo - Ha esclusivamente valutato i rilievi contenuti in alcuni ricorsi presentati nei mesi scorsi, dove sono state segnalate numerose violazioni delle procedure previste nello statuto regionale siciliano e nel regolamento per il congresso. La commissione ha studiato tali rilievi con attenzione e serietà da aprile a oggi, ha esaminato le carte che ci sono state fornite dai ricorrenti, dal presidente della commissione per il congresso regionale, Fausto Raciti, e ha audito i soggetti coinvolti. Non c’è stata quindi e non c’è alcuna ragione politica alla base della decisione assunta ma solo l’esercizio del ruolo proprio della Commissione e cioè la verifica del rispetto di regole e procedure su cui si fonda la vita del Partito democratico”.