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05/07/2019 07:42:00

Chiesta la condanna per due spacciatori che operavano a Castelvetrano, di fronte il liceo

Il pubblico ministero Giulia D’Alessandro ha invocato la condanna per due presunti spacciatori tunisini che avrebbero operato nei giardini di piazza Margherita, a Castelvetrano, di fronte il Liceo classico “Pantaleo”.

Un anno e mezzo di reclusione, con una multa di 2500 euro, è stata la pena chiesta per Mohamed Haytem, di 30 anni, e otto mesi, con 2 mila euro di multa, per Ali Marouen Hadj, di 24.

Entrambi erano stati posti agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico dai carabinieri di Castelvetrano il 13 febbraio 2108 insieme ad Amed Khaldi, di 22 anni, che ha già patteggiato. Nell’ambito della stessa inchiesta, inoltre, lo scorso 8 febbraio, il Tribunale ha condannato a due anni e quattro mesi di carcere il 34enne Aymed Ayed. L’indagine, avviata nei primi mesi del 2016, riguarda l’attività di spaccio di marijuana e hashish condotta in uno dei luoghi più frequentati dai giovani castelvetranesi. E cioè la villa Regina Margherita (nota anche come piazza San Giovanni), nei pressi del Liceo classico “Pantaleo”. Servizi di osservazione, anche con videocamere, scattarono, infatti, dopo un controllo effettuato dai militari dell’Arma all’interno della scuola. Controllo nel corso del quale fu trovata della marijuana. Episodi di cessione di stupefacenti furono, poi, immortalati dalle immagini registrate dalle telecamere. Fatti sui quali, nel corso del processo, ha dettagliatamente riferito, rispondendo alle domande di pm e giudici, il maresciallo dei carabinieri Biagio Catalano. Ad acquistare la droga sarebbero stati soprattutto giovani studenti. “Veniva accertato – spiegarono gli investigatori dopo gli arresti - che alcuni giovani extracomunitari contattavano gli studenti e si appartavano con gli stessi all’interno del parco comunale cedendo lo stupefacente, mentre altri vigilavano e controllavano all’esterno la presenza o l’arrivo delle forze dell’ordine”.