Con l’inaugurazione della mostra dedicata allo scultore Umberto Mastroianni, ha preso il via ad Erice il progetto del Centro Majorana, diretto dal prof. Antonino Zichichi, per la straordinaria apertura al pubblico degli Istituti Wigner-San Francesco e Blackett-San Domenico.
Quattro le mostre allestite nei due spazi che, luogo di dialogo per scienziati e premi Nobel internazionali dal 1963, diventano contenitori d’arte e di sapere condiviso con la moltitudine di viaggiatori, villeggianti e residenti del pittoresco borgo medievale in provincia di Trapani. Particolarmente suggestivo il panorama mozzafiato che si gode dalla “Lecture Hall” del San Domenico, spazio intitolato al premier svedese Olof Palm, dove lo sguardo si spinge nel blu, fino al massiccio del monte Cofano e alla punta di San Vito lo Capo. A comporre l’inquadratura è l’installazione di Paola Lo Sciuto dedicata all’ippocampo, la cui coda contiene nei vari rapporti delle misure la sequenza di Fibonacci.
All’inaugurazione di sabato sera - che ha anche visto la consegna dei diplomi ai migliori fra i 104 allievi del 57° corso della Scuola Internazionale di Fisica subnucleare del Centro Majorana - hanno preso parte Gerardus ‘t Hooft (premio Nobel e Direttore della Scuola di Fisica Subnucleare del Centro), il vescovo di Trapani, Pietro Maria Fragnelli; il Comandante provinciale della Guardia di Finanza, Pasquale Pilerci; Gianni Mauro (assessore comunale ai Lavori Pubblici); Don Piero Messana (Parroco di Erice); Paola Molinengo Costa (Centro Studi Umberto Mastroianni), gli artisti Paola Lo Sciuto e Carlo Gavazzeni e Lorenzo Zichichi (Il Cigno GG Edizioni, coordinatore del progetto delle mostre). Era presente l’intero corpo docente della Scuola e fra questi Horst Wenninger e Sergio Ferrara (rispettivamente: già direttore e membro del senjor staff del CERN di Ginevra) e il fisico Luisa Cifarelli (Presidente del Museo Storico della Fisica “Enrico Fermi”).
I due istituti saranno visitabili fino al 3 novembre 2019, tutti i giorni, dalle ore 10 alle ore 19. I visitatori potranno usufruire dell’Erice Pass, ticket cumulativo che integra l’accesso ai due istituti della Fondazione Majorana con le quattro mostre, al consueto percorso fra i monumenti principali di Erice.
LE MOSTRE
ISTITUTO BLACKETT-SAN DOMENICO
Il primo passo è di natura didattico-documentale, s’intitola “Storia del Centro Majorana” e, con il supporto di pannelli illustrativi, foto d’archivio, pagine di giornali e cimeli, ricostruisce mezzo secolo di attività della fondazione (nata nel 1963) che, di fatto, ha determinato la rinascita di Erice sotto l’egida della cultura scientifica internazionale, oltre a catapultare il piccolo borgo trapanese nell’Olimpo delle mete più affascinanti per viaggiatori alla ricerca di luoghi meno battuti dal turismo di massa. Le tre mostre d’arte «Sono un contributo affinché la Cultura del nostro tempo non ignori le conquiste della Scienza».
La prima s’intitola “Fibonacci e il Numero Aureo. La forma generatrice”: trenta opere classiche e contemporanee – firmate da Piero Guccione, Pizzi Cannella, Umberto Mastroianni, Carlo Gavazzeni Ricordi e installazioni site-specific di Paola Lo Sciuto – si prestano a raccontare ai visitatori la “Proporzione Aurea”, il rapporto “magico” contenuto nel DNA delle forme della natura e utilizzato dagli artisti, da Giotto in poi, come parametro di Bellezza universale.
ISTITUTO WIGNER-SAN FRANCESCO
Poi la mostra “Stelle, Costellazioni e Oroscopi”, in cui il professor Zichichi affronta in modo scientifico il problema dei segni zodiacali coinvolgendo, con opere sul tema, artisti contemporanei come Gregorio Botta, Bruno Ceccobelli, Lucia Crisci, Ettore de Conciliis, Nedda Guidi, Riccardo Monachesi, Thomas Mustaki, Marco Tamburro. In mostra anche due capolavori di Igor Mitoraj (Grande notturno [omaggio a Galilei] del 2008) e Pizzi Cannella (Luna o luna nuova del 2004).
Si conclude con “Il Monumento di Erice. Un percorso artistico 1931-1993” dedicata allo scultore Umberto Mastroianni e a cura di Caterina Napoleone: omaggio all’artista che nel 1993, in occasione della visita di Papa Giovanni Paolo II a Erice per i trent’anni della Fondazione, realizzò un monumento celebrativo, un bassorilievo in bronzo che celebra il dialogo fra scienza, arte e fede.
Le mostre, coordinate da Il Cigno GG Edizioni (Roma), saranno visitabili negli spazi del Centro Ettore Majorana fino al 3 novembre 2019, tutti i giorni, dalle ore 10 alle ore 19. I visitatori potranno usufruire dell’Erice Pass, ticket cumulativo che integra l’accesso ai due istituti della Fondazione Majorana con le quattro mostre, al consueto percorso fra i monumenti principali di Erice.