Quantcast
×
 
 
02/07/2019 06:00:00

Marsala: ad un anno dalle elezioni nessuna leadership forte in città

 L’assenza della vera politica a Marsala crea spazi che non vengono occupati, non ci sono leadership forti.

Il 2020 è l’anno in cui la città sarà chiamata al voto, ci riproverà l’attuale sindaco Alberto Di Girolamo a guidare l’Amministrazione, lo deciderà subito dopo l’estate, ha dichiarato ieri a Tp24 nella prima parte della nostra intervista (la potete leggere qui).

Da cosa è dettata questa tempistica? Da una serie di interventi e finanziamenti che sono stati presentati e se verranno concessi potrebbero cambiare il volto della città, con un inizio non immediato.
Schierati con Di Girolamo gli assessori gran parte della giunta, seppure qualcuno dica di non essere più intenzionato a farne parte. Dal fronte opposto si muove poco e i soliti nomi. C’è un dialogo aperto tra i moderati, Diventerà Bellissima di Paolo Ruggieri, Massimo Grillo, Michele Gandolfo, i consiglieri Flavio Coppola e Giovanni Sinacori, Antonella Milazzo e altri ancora.
Una trasversalità sulla falsa riga del modello Tranchida a Trapani per schiacciare l’avversario politico. I nomi per i papabili candidati sono due al momento Sinacori e il giovane Nicola Fici, su di lui punta quella parte di Marsala bene che però non conosce i territori delle contrade.
Non si esclude la ridiscesa in campo di Grillo che non ha mai lasciato il sogno di guidare il governo della città, nonostante abbia avuto ruoli istituzionali più importanti e appaganti.
Non c’è ancora un nome per il movimento Cinque Stelle e nemmeno per la Lega ma sulla pagina facebook della segretaria comunale del Carroccio, Fanny Montalto, si lascia ipotizzare una eventuale alleanza. Su quale nome? A portarsi avanti è Salvatore Ombra, prima lancia la proposta a Nello Musumeci, presidente della Regione, di diventare presidente Airgest, ruolo che ricoprirebbe gratuitamente (qui la sua lettera) ma non disdegnerebbe una candidatura a sindaco. Ombra potrebbe essere il sindaco della Lega? Non è da escludere, le loro posizioni sono vicine.
Forza Italia e Udc cammineranno insieme e detteranno anche loro una linea, i forzisti andranno con una lista civica, lo stesso potrebbe fare lo scudo crociato ma insieme costituiscono un bottino di voti.
E il Pd? Il partito continua a vivere una stagione buia, non c’è una guida in città che ne detti la linea, i consiglieri comunali rappresentano ognuno una propria area regionale di riferimento e non corre buon sangue tra di loro. Alcuni appiattiti sulle posizioni dell’Amministrazione comunali, altri talmente critici da volerne la testa.
Distanza che ha già preso pure Baldo Gucciardi, l’unico deputato eletto dai dem in provincia di Trapani.
Le dichiarazioni di Gucciardi a Tp24 (qui la nostra intervista) non sono piaciute ad alcuni che si sono riuniti per redigere un documento con il quale chiedono il ripristino degli organismi previsti dallo statuto, organismi assenti da un anno. L’obiettivo è quello di iniziare una serie di confronti con le realtà del territorio: “Le organizzazioni di massa, gli organismi intermedi, le associazioni del territorio e i partiti del centro-sinistra per elaborare una proposta politica che risponda alle attuali necessità dei cittadini e che rappresenti la base di partenza per ragionare sulla prossime scadenze. Si auspica che vengano ripristinati gli organismi previsti dallo statuto del PD anche alla luce della piattaforma politica del segretario nazionale Nicola Zingaretti, convinti che l'autodeterminazione dei territori sia alla base di un partito che è denominato Democratico”. Non si firmano ma in quella riunione oltre ad essessori e consiglieri comunali tesserati Pd c’erano anche Linda Licari, Luana Alagna, Gaspare Galfano, Giuliana Zerilli.
Insomma il Pd zingarettiano chiede una guida autorevole, che sia soprattutto garante per il sindaco Di Girolamo, così da garantirgli il simbolo una volta ridisceso in campo.
Al di là dei nomi, degli schieramenti, dei movimenti e dei tatticismi poco c’è e si legge sui programmi per la città, che ha determinate urgenze da risolvere.
Si guarda alla luna ma la terra brucia, e di romantico non c’è nulla.