Don Francesco Fiorino ha attaccato duramente la Lega Nord di Salvini, durante la messa per i festeggiamenti di San Giovanni, patrono di Marsala. Va detto che quest'anno più che mai la festa è stata dedicata ai rifugiati e ai migranti, nello spirito di accoglienza e di fratellanza che è all'origine della storia di Marsala. Un atteggiamento sul solco di quello tenuto dal Vescovo Mogavero, che poco tempo fa ha detto che chi vota Lega non può definirsi cristiano.
Eppure c'è chi se l'è presa. Con un lungo post su Facebook, Don Francesco Fiorino, sacerdote che a Marsala e in provincia porta avanti azioni di aiuto concreto per gli ultimi, è stato attaccato da Fanny Montalto. Ex consigliera comunale, Montalto è una dei tanti politici che in questi ultimi mesi sono saliti, anche in Sicilia, sul carro (anzi, carroccio) della Lega Nord, convinti magari di poter approfittare del boom del partito nordista per una candidatura e una facile elezione.
Questo il racconto di Moltalto:
" La mattina del 24 giugno scorso andando a Messa delle 11:00 per la Festa di San Giovanni patrono cittadino, mi sono trovata ad essere il bersaglio dell'omelia del prete don Francesco Fiorino. Per un tortuoso cammino logico o illogico, che non saprei ricostruire, l'omelia partita dalla nascita di San Giovanni Battista si è conclusa con un perentorio: "E chi è della Lega o simpatizza per questo governo non dovrebbe nemmeno entrare in chiesa!". Profondamente rammaricata dell'uso strumentale della religione per la lotta politicante, al termine della Messa, ho chiesto al sacerdote di potergli parlare. "Non ho tempo! Forse un altro giorno". Non ho accettato di essere rimandata e a viso aperto gli ho chiesto di chiarire le sue parole e per tutta risposta un infamante: "Se ne vada! Vada via!". Gli ho ribadito che non poteva buttare fuori dalla chiesa nè me nè altri. Ma continuando ad alzare la voce, il sacerote non accettava il confronto e continuava: "Se ne vada! Esca dalla chiesa". Tutti i presenti si sono resi conto di questo comportamento scontroso mentre continuavo a resistere ed a chiedegli ragione delle sue parole, ma inutilmente. Un prete che non ha saputo aprire un dialogo franco sulle ragioni delle sue stesse affermazioni. Prima dicendo sprezzante: "non ho tempo", poi cacciandomi: "vada fuori, si vergogni!” Ed infine lo squallido tentativo di intimorirmi gridando: "la denuncio" inventandosi il reato di "richiesta di chiarimenti in pubblico". Alla fine sono andata via con un profondo senso di disagio per il comportamento sprezzante e le parole offensive".
Il pubblico attacco di Montalto al Don Fiorino - che comunque, in vita sua, ha subito minacce anche peggiori - ha dato il via ad una serie di commenti offensivi contro il sacerdote e la Chiesa.