Giuseppe Peraino, sindaco di San Vito Lo Capo, sono cinque le vele assegnate al mare di San Vito, dalla guida “Il Mare più bello d’Italia”, un bel riconoscimento.
Sicuramente un riconoscimento che inorgoglisce me e tutti i miei concittadini e tutti coloro i quali amano San Vito. Un riconoscimento per l’attività che la mia amministrazione porta avanti dallo scorso anno, da quando ci siamo insediati. Le nostre politiche sono volte alla salvaguardia dell’ambiente e del mare e per un turismo sempre più ecosostenibile. Noi viviamo tra due riserve naturali, quella dello Zingaro che ricade per il 95% nel territorio di San Vito e quella di Cofano, e poi abbiamo uno dei tratti di costa, credo, più belli della Sicilia. Noi cerchiamo di garantire a tutti, anche a chi ha problemi, come i disabili, per potere accedere e fruire del nostro mare e abbiamo lavorato per il mare anche con plastic free.
Siete stati inseriti per questo nella guida del Touring Club Italiano?
Sì, esatto, rientriamo tra i primi trentadue comuni italiani che hanno posto in essere una ordinanza plastic free, che vieta l’utilizzo di forchette, piatti di plastica, coton fioc perché creano un danno all’ambiente e al mare in particolare. Siamo stati premiati da Legambiente il 29 marzo del 2019 a Palermo, e quindi anche questo è un altro biglietto di visita importante per chi frequenta San Vito Lo Capo. Stiamo facendo tutti uno sforzo, amministrazione, associazioni di categoria, imprenditori e cittadini perché San Vito possa avere sempre le Cinque Vele ma la cosa più importante possa contribuire alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio.
Sindaco Peraino, avete già approvato il bilancio?
Noi siamo il secondo Comune della provincia ad aver approvato il bilancio. Siamo già operativi con tutta una serie di iniziative e interventi, ma vorrei aggiungere che siamo al 75,4% di raccolta differenziata, un dato importantissimo per una località come la nostra.
Peraino, lei lo scorso anno quando si è insediato ha trovato proprio una emergenza rifiuti.
Sì, quando mi sono insediato ho trovato una situazione emergenziale con un percentuale che era tutto all’opposto di quella di ora. Abbiamo lavorato con il nuovo contratto d’appalto partito il 18 maro, con la nuova società, coinvolgendo i cittadini nei mesi, abituandoli a fare la differenziata e abbiamo raggiunto livelli di comune più che virtuoso e questo si aggiunge a tutte quelle iniziative che l’amministrazione porta avanti per un territorio che vive di turismo e di un turismo ecosostenibile.
Sindaco, ha nominato tra i suoi assessori il grillino Nino Ciulla, un competitor durante la campagna elettorale che l’ha portata poi al governo della città.
Sì, io e il mio gruppo ragioniamo con la logica che va al di là degli schieramenti e dei colori. Tutte le persone che sono disponibili e utili alla città ben vengano. Con l’amico Nino Ciulla ci ha legato sempre un rapporto di stima reciproca e abbiamo intrapreso questo percorso che è positivo per San Vito. Da assessore al Turismo sta dando un ulteriore slancio all’amministrazione e al territorio di San Vito Lo Capo.
Sindaco Peraino, a settembre ci sarà il consueto e impostante appuntamento con il Cous Cous Fest ci dà qualche anticipazione?
Anche quest’anno sarà un grande evento, vi sarà un cambiamento nelle location, ve lo anticipo, ma la cosa più importante sarà quella di dare un maggiore tono culturale ad un evento che negli anni era diventato soltanto vendita di cous cous. Ci sarà una parte culturale, con la partecipazione alle varie fasi di preparazione, le danze e i gruppi folkloristici dei paesi ospiti e poi per quanto riguarda la musica, ospiteremo come tradizione, da tre anni, il vincitore del Festival di Sanremo, quindi avremo Mahmood e poi tanti altri ottimi musicisti e cantanti. San Vito Lo Capo rappresenta con il cous cous fest l’emblema di quella che è la Sicilia. Una terra della cultura dell’accoglienza, dell’amore e della pace verso tutti ma con il rispetto delle regole. Noi siamo perché un Paese, per essere civile, deve avere delle regole che devono essere rispettate da tutti, dal primo cittadino all’amico extracomunitario che decide di venire a vivere nel nostro Paese, avendo le carte in regola per svolgere la propria attività e onestamente mantenere la propria famiglia.