Non è stata ratificata la nomina a sovraintendente della Fondazione orchestra sinfonica siciliana ad Ester Bonafede.
Il nome era voluto da un accordo tra UDC e Gianfranco Miccichè, che è stato accusato dal suo collega di partito, Saverio Romano, di non essere super partes e di intervenire a gamba a tesa sul presidente del cda, Stefano Santoro, chiedendogli di lasciare l’incarico nel caso in cui non avesse intenzione di sottoscrivere la nomina.
La Bonafede stavolta non sta più in silenzio e intende adire le vie legali per un risarcimento del danno morale e d'immagine subito.
Lo stop alla nomina è arrivato in seguito ad un procedimento aperto nei confronti della Bonafede con la Corte dei Conti relativo a delle spese pazze, ed è stata revocata proprio perché mancante dell’attestazione di sospensione dei procedimenti sul conflitto d'interessi.
In ballo c’è una mail, l’esponente dell’UDC sostiene di averne inviata una con la quale dichiarava la volontà a rinunciare al contenzioso aperto.
Niente nomina per la Bonafede e l’invito da parte di Miccichè a Santoro a lasciare l’incarico perché non risponde alle scelte della politica.