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14/06/2019 06:00:00

Scrive Gaspare, sulla sanità a Marsala e fa un appello ai nostri politici e al sindaco

Spettabile Redazione di tp24, come cittadino marsalese, indignato, deluso e con tanta tristezza, voglio inviare questo mio messaggio ai nostri politici. Il motivo di questo mio stato d’animo nasce dalla constatazione di quanto accade nella sanità marsalese e in particolare, mi riferisco al nostro ospedale “Paolo Borsellino”. Una struttura moderna e bellissima che manca, però, di personale medico specializzato.

La mia indignazione è aumentata nel venire a conoscenza di quanto accaduto qualche mese fa ad un marsalese di 35 anni che si è recato al pronto soccorso. Aveva un forte dolore al petto, gli è stato assegnato il codice verde, purtroppo dopo qualche ora, quell’uomo è deceduto a causa di un infarto.

Mi appello a voi, signori politici, consiglieri comunali, assessori, deputati della nostra città, fate qualcosa, fate in modo che quelle bellissime parole che usate quando siete impegnati in campagna elettorale e chiedete il voto ai cittadini, possano diventare realtà. Troppe, tante volte, purtroppo, sono rimaste parole, mai divenute fatti.

Altro episodio che mi ha turbato personalmente, e che mi ha spinto a scrivere questa lettera, si è verificato qualche giorno fa e ha toccato un mio parente che purtroppo è morto. Aveva programmato un intervento di chirurgia vascolare con uno specialista proveniente dal nord Italia. L’intervento, considerato di “routine”, è stato effettuato il 22 maggio. Al termine, il chirurgo ha parlato con i familiari dicendo che era andato tutto bene. Il paziente è stato trasferito in terapia intensiva dove, si doveva svegliare, normalmente, dopo qualche ora, purtroppo non si è più risvegliato, è entrato in coma ed è iniziato il suo calvario e la sofferenza dei familiari.

Che cosa è accaduto? Mi chiedo se ci sono delle responsabilità. Se è stato fatto tutto nella maniera corretta. Com’è possibile che una persona che si reca in ospedale volontariamente e con le proprie gambe, per un intervento che rientra tra quelli della quotidianità e che già dopo qualche giorno doveva essere a casa con i suoi cari ora, invece, non c’è più, venendo a mancare all’affetto della moglie, dei figli e dei nipoti.

Infine, per concludere questo mio sfogo, mi rivolgo a lei signor sindaco Alberto Di Girolamo. Come primo cittadino e come medico, prima della fine del suo mandato, cerchi di dare un suo contributo forte al miglioramento di questa struttura ospedaliera, facendosi portavoce delle richieste di noi cittadini, affinché possa esserci un reale potenziamento del personale sanitario.

Spero che questo mio appello possa servire a smuovere le coscienze di chi ha responsabilità pubbliche e portare ad un cambiamento concreto della nostra sanità. Ne vale della salute e della vita dei cittadini. Per quanto accaduto, e per il fatto di sentirmi inerme, senza possibilità di fare qualcosa, concludo così, io mi chiamo Gaspare ma oggi, purtroppo, mi sento di dire che ho cambiato nome in “Nessuno”.

Gaspare, cittadino indignato di Marsala
 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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