<>. Questo ha dichiarato Elena Di Pietra, responsabile del Popolo della Famiglia in provincia di Trapani a seguito della sentenza delle Sezioni Unite penali della Corte di Cassazione del 30 maggio scorso sulla vendita dei prodotti derivanti dalla cannabis light.
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Il 10 aprile 2018 intervenne anche il Consiglio superiore di sanità con un parere sfavorevole all’apertura di punti vendita di prodotti derivanti dalla cannabis light in quanto il principio attivo psicotropo (Thc) può accumularsi nel cervello anche attraverso prodotti che presentano una bassa concentrazione dello stesso e segnalò al Ministro della Salute la necessità di chiudere questi negozi in considerazione del fatto che la sostanza cosiddetta legale poteva essere molto nociva soprattutto per i giovani, ma detto parere è rimasto inascoltato>>.
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